Sen. Vincenzo D'Anna |
NAPOLI. “Cosentino? Un prigioniero politico. La decisione dei
magistrati di Santa Maria Capua Vetere che hanno respinto l’istanza di revoca
dell’ordine di carcerazione a carico del cittadino Nicola Cosentino, accusato
di un reato impalpabile, nemmeno presente nel codice penale, come il concorso
esterno in associazione mafiosa, rappresenta un atto liberticida e ripropone
l’urgenza di una radicale riforma del sistema giudiziario e del riequilibrio
dei poteri tra l’ordine della magistratura ed il potere legislativo”. Così il
neo eletto senatore del Pdl Vincenzo D’Anna, deputato uscente e presidente
nazionale di Federlab Italia (l’associazione dei laboratoristi d’analisi), in
merito alla decisione dei giudici della prima sezione del Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere (collegio C, presidente Giampaolo Gugliemo) di respingere
l’istanza di revoca della misura cautelare in carcere nei confronti dell’ex
sottosegretario all’Economia. “La carcerazione di Cosentino -
prosegue D’Anna - è del tutto inutile ai fini dell’accertamento della verità
essendo tale accertamento già da tempo in corso innanzi al collegio giudicante”.
“L’impossibilità a reiterare il reato - incalza l’esponente del Pdl - nonché
qualsivoglia ipotesi di fuga da parte dell’accusato, rendono la decisione di
mandare in carcere Nicola Cosentino un
vero e proprio atto di rivalsa dell’ordine giudiziario nei confronti della
classe politica”. “Credo che nessuno possa
dichiararsi soddisfatto di questo stato di cose dal quale esce sconfitta sia la
giustizia serena, obiettiva ed imparziale sia il potere legislativo” conclude
il senatore D’Anna.
Comunicato ufficio stampa Sen. Vincenzo D'Anna