Dott. Luigi Ferritto |
PIEDIMONTE MATESE. Un italiano su tre tra i
18 e i 69 anni è totalmente sedentario: non pratica cioè nessun tipo di
esercizio fisico. Le conseguenze? Il 32% degli abitanti del nostro Paese è
sovrappeso, ben l'11% obeso. Ma non solo. Essere “pigri” vuol dire correre un
rischio maggiore ed essere colpiti da malattie gravi, come quelle
cardiovascolari. È dimostrato inoltre che l'esercizio fisico costante riduce in
modo notevole, ad esempio, le possibilità di sviluppare un tumore: i sedentari
hanno una probabilità del 20-40% superiore di ammalarsi di cancro. Per quanto
riguarda il diabete di tipo II, i soggetti inattivi presentano un rischio di
morte prematura molto superiore rispetto ai soggetti attivi. L’inattività
fisica determina un vero e proprio decondizionamento biologico, con relativo
deficit funzionale, che riguarda anche l’apparato locomotore, quello
respiratorio, endocrino-metabolico, neurosensoriale e psichico. Negli ultimi
anni l’effettuazione di un’attività fisica programmata ha acquisito sempre
maggior rilievo. Infatti, a differenza che nel passato, quando il soggetto
malato veniva posto a riposo, l’attività fisica è attualmente utilizzata quale
prevenzione primaria e secondaria di varie patologie croniche ad alto impatto
sociale. “Per questi motivi i medici sono impegnati nella promozione
dell'attività fisica a tutte le età – afferma il dr. Luigi Ferritto, medico-pneumologo ma anche atleta (è un mountain
biker) – e vuole trasferire il proprio know how, acquisito ai massimi livelli
agonistici, a tutta la popolazione e svolgendo così anche un ruolo sociale.
Muoversi di più è infatti diventato un imperativo categorico: in primis perché
il nostro corpo ne trae un incredibile vantaggio, ma anche perché rappresenta
un valido alleato alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Proviamo quindi ad “aiutarlo” aderendo a tutti i progetti che si basano proprio
sui principi della “medicina della prevenzione”: mangiare correttamente, non
fumare, bere con moderazione e, ovviamente, praticare esercizio. Il 2013 deve
essere l'anno di svolta, in cui gli italiani capiscano appieno l'importanza di
questi concetti".
Pietro Rossi