L’articolo
46 al comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali recita che: “entro il
termine fissato dallo statuto, il sindaco o il presidente della provincia,
sentita la giunta, presenta al Consiglio le linee
programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel
corso del mandato.”
L’Osservatorio
per la finanza e la contabilità degli enti pubblici afferma, tra l’altro,
che: “la valenza pluriennale del sistema di bilancio, trova rispondenza
nelle linee programmatiche di mandato.” Ed inoltre si afferma che: “alla
discussione consiliare non segue una votazione..”. Inizia,
quindi, con la presentazione delle Linee programmatiche di mandato, un percorso
volto a definire in modo lineare e coerente una serie di documenti contabili e di
programmazione che possano rappresentare il sostrato sul quale l’azione
amministrativa andrà a svilupparsi nel corso degli anni. La
sequenza delle azioni di governo che andranno a porsi in essere non possono
essere dettate, se non in minima parte, dalle urgenze quotidiane e/o dalla
risoluzione di problematiche istantanee, per quanto importanti per il singolo
cittadino utente. Da
ciò discende un carattere fondamentale della programmazione
dell’Amministrazione comunale, ovvero la chiarezza dei contenuti associata alla
sintesi degli stessi. Lo
stato delle cose ci impone assoluta concretezza e la programmazione di mandato,
nelle sue varie declinazioni, deve rispecchiare questo stile. Riteniamo fuori
luogo ed assolutamente inutile produrre corposi documenti dai quali poi
prendere le distanze o destinarli alla conservazione in archivio. Dalle parole
ai fatti è stato uno degli slogan della campagna elettorale, che non solo
è alle spalle ma sulla quale è calato – anche se da noi non
voluto – il sigillo della magistratura amministrativa. All’interno
delle Linee programmatiche di mandato rimandiamo proprio al programma
elettorale, da tempo in possesso dell’intero civico consesso, che in tal modo
da mera espressione di promesse di uno dei competitori in campo, diviene un documento
avente veste formale presentato al massimo organo della rappresentanza
politica, ovvero il Consiglio comunale. La presente articolazione del documento
sconta, come è giusto che sia, i primi mesi di esperienza amministrativa
che ha coinciso con la gestione della stagione estiva 2012. Questo essersi
misurati con urgenze ed emergenze concrete e reali ci ha posto nella condizione
di dare vita ad un documento in cui le volontà politiche vengono già al
confronto con le reali possibilità dell’Ente. Ritorna in uno la coscienza che,
oltre alle risorse finanziarie, esiste una grande risorsa che – fino ad oggi –
forse non è stata opportunamente valorizzata, ovvero il personale dipendente. Pur
nelle note e scontate ristrettezze finanziarie, tanta
attività amministrativa si è svolta e si è potuta svolgere
proprio grazie all’apporto professionale del personale dipendente. Abnegazione,
entusiasmo, disponibilità sono solo alcune delle caratteristiche che
abbiamo potuto apprezzare in questi pochi mesi. Sono risorse immateriali che
determinano la differenza in momenti in cui l’agibilità finanziaria si
riduce sempre più. Avevamo
affermato che le elezioni amministrative di Mondragone coincidevano con un
periodo di grave crisi economica internazionale, che colpiva l’Italia in modo
particolare. Tale crisi sembra non allentare la sua morsa ed il Comune si trova
ad affrontare questa fase congiunturale presentandosi con gravi debolezze strutturali. L’introduzione
senza sosta di novità normative aventi quali obiettivi specifici la riduzione
della spesa pubblica, amplifica le tensioni finanziarie alle quali il nostro
Ente è sottoposto da diverso tempo. Vogliamo
fin da subito chiarire che avremo come intento precipuo sempre la risoluzione
dei problemi, per quanto complessi, mai la ricerca delle colpe e la valutazione
degli errori commessi dalle altre Amministrazioni nel passato, che ci hanno preceduto
nell’amministrazione del Comune. Guardiamo al futuro, con spirito di
umiltà e di sfida. Non abbiamo per nulla intenzione di guidare la “macchina
amministrativa” guardando nello specchietto retrovisore! La
sfida amministrativa è doppia: risanare il Comune di Mondragone e favorire
gli investimenti produttivi. Gli assi portanti del mandato amministrativo
devono essere, almeno per i primi due anni:
- risanamento finanziario ed equità fiscale;
- semplificazione e sostegno amministrativo agli investimenti produttivi.
Il
risanamento finanziario sarà perseguito con una gestione competente
delle risorse comunali, attraverso alcune azioni/programmi specifici:
- riduzione costi improduttivi ;
- razionalizzazione della spesa corrente;
- equità fiscale.
Le
prime azioni amministrative poste in essere stanno andando nella direzione
indicata.
Il
Comune si sta dotando di un sistema software per tutti gli uffici comunali. In
tal modo si darà vita ad una banca dati unica ed integrale, che ci
permetterà di avere una conoscenza reale e profonda dell’azione
amministrativa posta in essere. E’ in corso la migrazione delle banche dati
tributarie, che ci consentiranno di avere piena integrazione tra i dati
fiscali, catastali e anagrafici. Si
è avviato un percorso di chiarimento sul rapporto convenzionale con la
ditta esterna in essere presso l’Ufficio Tributi, onde comprendere condizione
giuridica e potenziale di incasso per l’Ente. Il
secondo pilastro dell’azione amministrava deve essere quello di favorire gli
investimenti produttivi. Si
sta procedendo all’approvazione del Piano Spiaggia, nonché all’implementazione del
Piano degli Insediamenti Produttivi. Dopo la storica approvazione del P.R.G.,
nulla è stato fatto. Solo una pianificazione rigorosa e seria del
territorio può dare certezza agli imprenditori che vogliono investire. Come
affermato in precedenza, la gestione della stagione estiva 2012, ci ha fatto
percepire in modo chiaro la necessità per la Città di Mondragone di
dotarsi di un piano di utilizzo della fascia costiera, in modo da riqualificare
la grande risorsa del turismo. La seria problematica relativa ad alcuni
stabilimenti balneari è l’ultimo atto di una difficoltà persistente che in
questo territorio non è stato mai affrontato fino in fondo. Lo
sviluppo può esserci se avviene in condizioni in cui pianificazione e rispetto
della legalità si intrecciano indissolubilmente. Dobbiamo aiutare e
favorire la voglia di investire. Ma questo deve avvenire nel quadro di
strumenti di programmazione chiari e seri. Lo
sviluppo senza legalità non è sviluppo, mentre siamo convinti che le
parole senza il richiamo costante alla legalità non siano l’equivalente di criminalità! Anche
per il P.I.P. la tematica si pone negli stessi termini. Vogliamo dotare la Città, dopo decenni, di uno
strumento pianificatorio serio, a favore di tanti piccoli imprenditori presenti
sul territorio affinché possano esprimere compiutamente la loro vocazione
imprenditoriale, a partire da quella più prettamente artigianale. Ciò significa
creare anzitutto una cultura burocratica che riconosca nella risoluzione delle
esigenze del cittadino/utente il proprio core business. Il Comune di
Mondragone deve diventare un centro di promozione degli investimenti e
dell’imprenditorialità attraverso una consapevole pianificazione del
territorio, sia di livello generale che attuativa. Vogliamo
un Comune in cui gli imprenditori possano trovare ascolto ed essere favoriti
nelle loro idee imprenditoriali. Si
tratta di investimenti di natura organizzativa, che agiscono sulla struttura
comunale. Si devono creare corsie preferenziali con il mondo produttivo,
affinché, nel rispetto della Legge, si possano azzerare tutti i tempi morti
tipici della burocrazia. Si
inciderà anche su diverse procedure burocratiche esistenti che ad oggi
rallentano l’azione di intervento dell’Ente, permettendoci una maggiore e
più immediata risposta ai cittadini, ad esempio, nel campo delle
manutenzioni. Ciò significa
dotarsi di strumenti regolatori che sappiano coniugare efficienza,
celerità e trasparenza. Il
risanamento congiunto con una semplificazione organizzativa possono consentire,
dopo almeno due anni, di dare inizio a concreti progetti di sviluppo del
territorio. Per
ogni campo di intervento e di azione, l’Amministrazione comunale dovrà essere
capace non solo di analizzare le problematiche, ma saperle organizzare – per la
loro risoluzione – attraverso una scansione temporale “sincera”. E’ desiderio
di tutti risolvere in breve tempo i problemi che interessano la Città. Ma per una
risoluzione definitiva è necessario saper calibrare gli interventi per cronoprogrammi
realmente implementabili. Da qui la serenità di dare risposte sincere anche sui
tempi medi e/o lunghi per poter dare risposte ai cittadini.
Il
Sindaco
Giovanni Schiappa