Corridore del Monte Cila |
PIEDIMONTE
MATESE. E’ stata acquisita al
protocollo generale del Comune di Piedimonte Matese la missiva, a firma di Teresa Elena
Cinquantaquattro, della Soprintendenza Speciale per i Beni
Archeologici di Napoli e Pompei che, in risposta alla nota di richiesta
avanzata dall'Amministrazione Comunale il mese scorso, corredata dell'inoltro
del facility report e del progetto allestitivo, autorizza in maniera
definitiva il prestito della statuetta bronzea celebre con
l'appellativo "Corridore del Monte Cila" (Inv. N.
145187). Rimontante al V-IV Secolo a. C., fu rinvenuta alle falde del
Monte Cila, nel rione San Nicola, nell'anno 1928, in corrispondenza della
prima delle quattro cinte di mura megalitiche sannitiche ivi
presenti, presso l'abitazione di tale Lauretta Leggiero, nelle vicinanze del
Mendicicomio. La statuetta misura 111 millimetri e venne considerata uno "splendido prodotto d'arte provinciale
campana sotto l'influenza greca della costa", attribuita alle officine
metallurgiche probabilmente di Capua o di Cuma, dal grande archeologo Amedeo
Maiuri che, dopo averla attentamente studiata, ritenne che "pochi artisti hanno sentito e reso con tanta
espressione d'arte la nervosa flessibilità delle gambe di un corpo giovanile in
corsa, quanto l'umile artefice del bronzetto alifano". E' il reperto
archeologico più fascinoso, nella sua elegante arcanità, del Museo Civico di
interesse regionale "Raffaele Marrocco" delle Città di
Piedimonte Matese, cui di diritto appartiene; e dimostra (come argutamente
deduce Dante Marrocco), ove ce ne fosse ancora bisogno, che "sul Cila c'era gente non solo, ma che il
villaggio di pastori, quattro o cinquecento anni prima di Cristo, aveva
un'evoluzione civile tale, da richiedere simili opere d'arte". Il periodo di prestito concesso, prorogabile, è di diciotto mesi, a
decorrere dal gennaio 2013 e sino al Luglio 2014. Prima del ritiro dell'opera,
l'Amministrazione Comunale stipulerà assicurazione presso primaria compagnia
assicurativa. A carico della medesima graveranno le spese di trasporto. Con la stessa missiva, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici
di Napoli e Pompei, autorizza il prestito della statuetta bronzea di
"Ercole in assalto" (Inv. N. 355011), già data in consegna alla
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e
Caserta, scoperta durante i lavori, effettuati nel 1994 e poi ripresi nel 1998,
per la posa in opera di una cabina elettrica nei pressi della attuale stazione
ferroviaria della Città di Piedimonte Matese, nell'area archeologica di
pertinenza del Convento del SS. Salvatore, fondato nella seconda metà del
Settecento d. C. da Arechi II, Principe di Benevento e Duca dei Sanniti. Ora la
parola passa al superiore Ministero per il visto di competenza.
Pietro Rossi