Matteo Renzi |
PIEDIMONTE
MATESE. La “lotta” per le Primarie del centrosinistra è nel suo
momento di massima entità e oramai in dirittura di arrivo visto che oggi
si vota. I sondaggi si alternano tra
loro a seconda della provenienza, ma la risultante delle varie fonti è che
Matteo Renzi e Pierluigi Bersani siano sempre più appaiati. In quest’ottica
anche l’alto Casertano sostiene Matteo Renzi per il cambiamento del Paese, per
un nuovo modo di fare politica scisso da quello attuale che sembra essere arrivato al capolinea. A
seguito dell’ultima riunione organizzativa a Caserta tra i coordinatori del
Comitato “Il Matese per Renzi” Gianluca Pascarella e Giuseppe Santagata e i Responsabili
organizzativi provinciali quali Carlo Marino, Giovanni Sticco e Maria
Canzano i rappresentanti che dovranno sostenere Renzi nella giornata
odierna vigilare sul corretto andamento delle elezioni su tutto il nostro territorio, saranno: per Piedimonte
Matese, Comune capofila, San Potito Sannitico e Gioia Sannitica, Luca Fragola e Carlo Loffreda; per Alife, Michele
Di Gregorio; per Castello del
Matese, Alfonso Frasca; per Letino, Gallo Matese, Paolo di Stavolo; per Sant’Angelo d’Alife, Patrizio
Martone e Angelo Pisaturo. Nello spirito di quella che è stata
l’idea di rinnovamento della classe dirigente da parte del Sindaco di Firenze;
rinnovamento non solo anagrafico della politica, ma rinnovamento inteso nel
senso di rottura rispetto a quella che è stata la “mala-politica”, anche nel
Matese si è seguita spontaneamente queste scia che è partita dai cuori di tutti
coloro che vogliono imprimere i loro passi su quella che è la strada
intrapresa. Non è un caso che tutti i rappresentanti matesini siano “giovani”
alla politica. Sono considerati
capaci ed onesti tutti i candidati alle primarie, lo hanno dimostrato con
ottima attività nei loro ruoli e si è convinti che per imprimere l’innovazione
ed il rinnovamento necessari a cancellare i danni prodotti dalle ultime
gestioni e modificare le vecchie logiche partitiche, sia davvero necessario
recarsi alle urne.
Pietro
Rossi