Il disegno di devastazione continua e
sistematica della provincia di Caserta è ormai un fenomeno chiaro e
palese anche al di fuori dei confini provinciali e regionali.
Altrettanto chiaro è ormai che, con vari gradi di consapevolezza e di
organizzazione, su tutto il territorio provinciale, operano strutture,
movimenti e singoli che in molteplici modi fanno vivere quotidianamente
i mille “NO” a questo progetto criminale a danno della salute e del
territorio. Mille “No” che, non per questo, sanno
essere propositivi, costruttivi, portatori di una visione radicalmente
alternativa all’esistente che affonda le proprie radici nella difesa
del territorio dalla sua messa a valore per il mero profitto e
nell’orizzontalità cooperativa che le forme di questa difesa assumono.
Questi mille “No” hanno un sapore costituente. Per questo motivo riteniamo che sia
giunto il momento di mettere a confronto queste esperienze, di
stimolare una auto-narrazione di tutte queste sensibilità, per
costruire e sperimentare percorsi di azione e di elaborazione comuni;
crediamo che sia necessario riuscire a creare ambiti di costante
confronto per poter uscire dall’isolamento delle singole vertenze e
rendere più generale, forte e dirompente questo vasto movimento
magmatico che attraversa le strade e i quartieri della provincia di
Caserta. È questa la sfida che come esperienza
reale di lotta sul territorio ci sentiamo di lanciare a quanti oggi, ma
anche in passato, hanno difeso Terra di Lavoro. Il movimento No-gas di Capua e dell’Agro
caleno, il movimento dell’alto casertano contro la centrale Turbogas di
Presenzano, i tanti che si stanno battendo con tenacia contro i roghi
tossici, le molteplici forme artistiche ed espressive che attraversano i
movimenti come il collettivo Latrones, capace di fornire a questi
movimenti gli strumenti comunicativi e, chi, nella città di Caserta,
costruisce percorsi dal basso per la riappropriazione dei beni comuni
(ma anche le esperienze passate delle lotte di Ferrandelle, de Lo
Uttaro, della Cementir di Maddaloni, della centrale di termoelettica di
Sparanise) sono tutte sfaccettature di uno stesso prisma che parla il
linguaggio dell’emancipazione, della cooperazione nelle comunità, della
volontà di riscatto e di autodifesa delle popolazioni. Ma non sono gli unici esempi che possiamo
fare. Sono ancora decine, infatti, le esperienze multiformi e
spontanee che vivono sui nostri territori. Esperienze che hanno ormai
maturato un grado di consapevolezza e di saperi che riteniamo sia
necessario preservare, valorizzare e riproporre alla collettività come
strumenti che possano dotarci della capacità di demolire le fittizie
barriere socio-culturali che, in ossequio alla logica del “divide et
impera”, ci vengono quotidianamente imposte e tendere sempre più verso
il mutualismo, la collaborazione all’insegna di un’azione simultanea e
condivisa dei movimenti per la difesa e la riappropriazione dei beni
comuni. Vogliamo ritagliare un momento da
dedicare all’ascolto delle voci di questi mille “NO”, che si
ritroveranno insieme per raccontarsi, liberandosi dai fenomeni di
distorsione operati da narratori esterni, per confrontarsi e
determinare insieme forme di pratiche condivise e condivisibili
nell’immediato anche da chi non potrà essere presente in questa
specifica giornata. Tutto ciò oggi costituisce una sfida
ardua ma non più rimandabile, anche e soprattutto a fronte
dell’arroganza e della voracità di un potere autoreferenziale e
blindato, che continua a devastare e distruggere, operando in nome del
profitto, dell’accumulazione di capitale e dell’auto-riproduzione di sé
stesso. Vi aspettiamo tutti e tutte il 28 Ottobre
alla Reggia di Carditello, luogo scelto in maniera meticolosa e mirata
perché costituisce uno degli esempi della politica contradditoria e
speculativa di enti ed istituzioni locali: una costruzione borbonica
lasciata al degrado e circondata da ben quattro discariche, che non
costituiscono di certo la cornice ideale per il nostro patrimonio
artistico e culturale!
INTERVERRANNO:
- movimento NO-GAS : l’esperienza contro il gassificatore, perché “no” all’incenerimento e le alternative praticabili
- Comitato No Turbogas Presenzano : la difesa dell’alto casertano tra vecchi impianti e nuovi piani energetici
- Rete Calena Beni Comuni : la
Mappa del danno : Topografia critica di Terra di Lavoro, presentazione e
lavoro di relazione :sperimentazioni di connessione delle comunità
- Collettivo Latrones : comunicare alternative in Terra di Lavoro
- Forum Ambiente di Vitulazio
La lista degli interventi sarà
incrementata in base alle adesioni alla giornata che possono pervenire
sia sull’evento, sia in messaggio provato sulla pagina NO GAS! Invitiamo
tutte le realtà di lotta presenti sul territorio a voler comunicare la
propria partecipazione!
c.s.