Con
la ripresa dei lavori al Parlamento Europeo anche il massimo consesso
comunitario, la Sessione Plenaria, rientra nella piena attività. Nella riunione
di autunno iniziata lunedì 10 settembre diversi sono gli argomenti all’ordine
del giorno. Tra questi l’efficienza energetica per cui il Parlamento voterà
martedì la nuova Direttiva in materia; se il testo definitivo verrà approvato non
ci saranno obiettivi quantitativi vincolanti per gli Stati membri, ma piuttosto
misure che essi dovranno attuare per aumentare gli sforzi necessari al raggiungimento
della riduzione del 20% dell’utilizzo di energia. Importanti novità riguarderanno:
nuovi obblighi per la riqualificazione edilizia pubblica, schemi di risparmio
per le compagnie energetiche, promozione e dispiego delle tecnologie
cogenerative, predisposizione di piani nazionali di efficienza energetica e
orizzontale rimozione degli ostacoli all’efficienza. Per stimolare il comparto
industriale ad un maggiore impegno, è stata inserita la possibilità che qualora
necessario in futuro si possa rivedere l’attuale sistema di scambio delle
emissioni di anidride carbonica. In
ambito energetico l’on. Aldo Patriciello, vice presidente della Commissione
ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) presenterà una relazione in materia di
scambio d’informazioni nel settore. “Un approvvigionamento energetico stabile e sicuro - spiega
Patriciello - è importante per promuovere un
contesto economico favorevole per i cittadini ed il settore industriale dell’Unione europea ed il modo migliore per
garantire l’affidabilità, passa attraverso un
mercato interno dell’energia funzionante. In effetti, l’Unione europea importa oltre il 60% del proprio gas e
oltre l’80% del proprio petrolio e tale tendenza
all’importazione è purtroppo in aumento. L’introduzione del terzo pacchetto
energetico ha incoraggiato gli sforzi dell’Unione
europea intesi a liberalizzare il mercato dell’energia;
numerosi Stati membri hanno separato la produzione di energia dalla trasmissione, il che ha consentito l’ingresso di nuovi
partecipanti sul mercato dell’approvvigionamento
energetico. Come dimostra l’esperienza, quindi, la partecipazione della Commissione ai negoziati con i paesi terzi può avere
ripercussioni positive sull’esito dei
colloqui. Occorre pertanto ampliare il diritto della Commissione di partecipare
ai negoziati. Una maggiore partecipazione
della Commissione dovrebbe facilitare la conformità
con le norme relative al mercato interno dell’UE ed accrescere pertanto la
certezza giuridica per i partecipanti al mercato”. Come
tutti gli anni mercoledì 12 settembre il Presidente della Commissione europea
José Manuel Barroso interverrà in Plenaria per il suo discorso annuale sullo
stato dell’Unione. Le proposte che presenterà dovrebbero concentrarsi sulla
lotta alla crisi della zona euro e sulla necessità di un bilancio comunitario
ambizioso e a lungo termine. La
crisi e gli interventi per affrontarla sono sempre al centro delle
preoccupazioni degli eurodeputati. Giovedì i deputati voteranno una risoluzione
sull’unione bancaria. In
un’ottica semplificativa poi le imprese UE avranno un accesso più diretto a
soluzioni standard per problemi tecnici, ottenendo cosi un taglio nei costi di
produzione, una diffusione delle migliori pratiche e una maggiore
competitività, grazie alla modernizzazione della procedura cosiddetta di “normalizzazione”,
norme sottoposte a votazione martedì. I deputati chiedono in particolare la
partecipazione attiva delle piccole imprese e di altri attori al processo di
sviluppo degli standard. “La
normalizzazione europea risulta essere uno degli strumenti più importanti per
il rilancio del mercato interno. –
afferma Patriciello - Gli standard hanno
un ruolo essenziale a sostegno del tessuto industriale, soprattutto per le PMI
e incidono direttamente sulla vita dei consumatori europei. Con questo nuovo regolamento il processo di
formazione degli standard si consolida rispetto al passato sui principi che già
fondavano il sistema, restando privato, volontario e basato sul principio della
delegazione nazionale, ma nel contempo si è assicurato la partecipazione degli
stakeholders che rappresentano interessi di rilevanza generale, garantendo in
particolare l’agevolazione e la semplificazione per le PMI, soggetti più deboli
del mercato rispetto alle grandi imprese”. Martedì
si discuteranno le proposte per la riforma per la nuova politica per la pesca tra
le quali si evidenzia la richiesta di sanzioni contro i paesi che permettono lo
sforamento delle quote di pesca di sgombri, organizzazioni dei pescatori più
forti, un termine chiaro per una pesca sostenibile e marchi di qualità
ecologica per i prodotti ittici. Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno
il farmaci pericolosi e la politica estera.
Bruxelles, Ufficio
Stampa on. Aldo Patriciello