Pino Falco |
PIEDIMONTE
MATESE. Sulla vicenda della piena fruibilità del sito del Parco
Regionale del Matese è intervenuto anche l’ex Presidente Pino Falco il quale ha voluto precisare alcuni punti sulle
dichiarazioni del Presidente Umberto De
Nicola. “Non ho avuto il piacere di leggere l’articolo comparso
sulla stampa, ha ribadito Pino Falco, pertanto non posso esprimere
considerazioni e giudizi. Per quanto mi riguarda l’albo Pretorio on line
dell’ente Parco del Matese è stato sempre attivo e tutti hanno potuto leggere
le attività svolte, in modo chiaro e trasparente, infatti anche la testata giornalistiche
hanno avuto modo, in varie occasioni, di poter esprimere giudizi sull’operato
dell’ente da me rappresentato. Se al cambio di gestione, forse per una diversa
organizzazione dei servizi è nato qualche disguido, non credo ci siano gli
estremi del danno irreparabile, bisogna provvedere a ripristinare la
funzionalità, certamente non attendendo mesi. Terra di Lavoro ha offerto un
servizio temporaneo, gratuito e funzionale, con l’intesa di procedere, senza fretta,
alla regolarizzazione del relativo
contratto, cosa che non rientra nella diretta competenza del Presidente, almeno
credo. Per quanto riguarda le visite della Guardia di Finanza, ne abbiamo
ricevute diverse nel periodo della mia gestione, sempre cordiali, rispettose e
con lo spirito di una diretta collaborazione. Da Presidente ho avuto un ottimo
rapporto con la Guardia di Finanza, ricevendo anche consigli, in particolare
per quanto riguarda la gara delle “Torri Normanne in Castello del Matese”,
fatta con l’offerta del massimo ribasso e dove hanno partecipato 108 ditte da
tutta Italia. Il periodo in cui sono stato chiamato ad assolvere il delicato
incarico, anche se in attenuazione dei poteri, non ho mai cercato eventuali
responsabilità nei confronti di chi mi aveva preceduto, anzi, da subito mi sono
messo al lavoro guardando avanti recuperando e sanando qualche piccola
inadempienza del passato a difesa e nell’interesse dell’ente rappresentato.
Forse è questione di stile.”
Pietro Rossi