Umberto De Nicola |
PIEDIMONTE
MATESE. Il neo Presidente del Parco Regionale del Matese Umberto De Nicola è ritornato sulla
vicenda della presunta sua censura sui servizi del sito istituzionale
dell’ente. Leggo con stupore le notizie apparse sulla stampa locale, ha
ribadito Umberto De Nicola, dal contenuto
totalmente non veritiero e fuorviante rispetto alla reale situazione dei fatti
che di seguito espongo. Premetto che l’Ente Parco pubblica gli atti propri, e
quelli di altri Enti su relativa richiesta, sia all’Albo Pretorio
tradizionale che all’Albo Pretorio on
line, pertanto l’utenza, attraverso il sito ufficiale dell’Ente www.parcoregionaledelmatese.it,
può prenderne visione. Durante il primo periodo di Presidenza (01/03/2012 -
14/04/2012) ho avuto modo di constatare personalmente la funzionalità del
servizio sopra descritto. Reinsediatomi
nell’incarico di Presidente dell’Ente soltanto dal 16 Luglio u.s., i dipendenti
dell’Ente mi rappresentavano che non funzionava più né la posta
elettronica del Parco, né la pagina
ufficiale, né, tantomeno, l’accesso
all’albo Pretorio on line.
Infatti, al tentativo di consultare gli atti pubblicati attraverso la
nostra pagina ufficiale, si verifica un messaggio di errore che rimanda ad un sito indicato www.terradilavorocst.com il quale avverte che l’indirizzo richiesto non risulta in tale
server. Ho provveduto a contattare
tempestivamente sia la società Aruba S.p.A., continua il Presidente De Nicola, che gestisce il dominio del
sito, sia www.terradilavorocst.com : la prima mi ha riferito di aver già a suo
tempo comunicato al Parco, via email, la disattivazione per mancato rinnovo di due
servizi scaduti in data 27/06/2012; l’altra società, che gestisce
l’albo Pretorio on line, ha riferito invece che il servizio di pubblicazione
era stato abilitato solo temporaneamente con la funzionalità di prova e
quindi bisognava ufficializzare il
contratto con il relativo versamento degli oneri dovuti, cosa quest’ultima mai
fatta con le conseguenze del caso. Ovviamente ho provveduto immediatamente
a rinnovare tutti
i servizi scaduti e ad avviare la stipula di una convenzione
con la società Terra di Lavoro CST per il ripristino delle pubblicazioni on
line. Appare superfluo precisare che gli atti sono stati sempre e
comunque pubblicati in forma cartacea all’Albo Pretorio tradizionale. Quanto al
non ben definito “blitz delle fiamme gialle matesine”, conclude Umberto De Nicola, a cui si fa riferimento,
preciso che nulla di simile è avvenuto durante la mia gestione e che, verosimilmente, la stessa abbia voluto
riferirsi alle attività di controllo
svolte dalla Guardia di Finanza durante
le precedenti gestioni. In ragione di quanto esposto è
evidente che il contenuto delle notizie in questione non corrispondono
assolutamente alla realtà perché trattasi, come dimostrato, di circostanze, adempimenti e fatti di diversa natura e
comunque riferiti ad un periodo precedente la mia gestione ed estranei alla mia
persona.
Pietro Rossi