Grande
  partecipazione giovedì scorso per l'incontro promosso dal circolo bellonese
  di Speranza Provinciale dal titolo "Un'esperienza educativa ispirata a Don Milani in
  Perù - L'attualità del messaggio e l'applicabilità alla società
  contemporanea". L'incontro
  è stato aperto dal professor Secondino Sgueglia, che dopo le presentazioni e
  i ringraziamenti di rito ha introdotto l'argomento del dibattito facendo una
  considerazione. L'esperienza di Don Lorenzo Milani, che a molti può sembrare
  molto lontana al giorno d'oggi, risulta invece molto simile all'attuale
  situazione politica italiana, dove il fallimento del sistema partitico tradizionale
  ha portato alla nascita di movimenti di cittadini, non più disposti a
  delegare le proprie scelte, ma decisi a prendervene parte e a impegnarsi in
  prima persona, esattamente come fece il parroco fiorentino. A
  seguire è intervenuto il professor Sergio Tanzarella, ordinario di Storia
  della Chiesa presso la facoltà Teologica dell'Italia Meridionale. Tanzarella,
  facendo un breve exursus sulla vita del Milani, ha sottolineato come molte
  figure importanti del passato,  siano state relegate in due categorie. Una
  prima riguardante quei personaggi che sono stati sistematicamente cancellati
  dai libri di storia e vengono richiamati alla memoria il meno possibile, come
  ad esempio Piero Gobetti o Don Luigi Sturzo, e una seconda a cui appartengono
  quelle figure storiche, come Don Lorenzo Milani, che vengono citati
  frequentemente, ma di cui non si conosce a fondo il pensiero. Particolare
  riguardo è stato dato al carattere caparbio del Milani che, nonostante si
  trovasse a fronteggiare un ambiente ecclesiastico tendezialmente
  conservazionista, è riuscito a trasmettere l'idea che la persona va formata
  prima ancora che come cristiano, come cittadino, in grado di comprendere a
  pieno cosa succede nel mondo intorno a lui. Molto
  attuale è risultata infine la lettura di un passo tratto dal suo libro,
  scritto durante la sua esperienza a San Donato di Calenzano, "Esperienze
  Pastorali", datato 1957. E'
  toccato poi a Don Carlo Iadicicco esporre con la sua solita verve, i suoi
  trentadue anni trascorsi tra le popolazioni disagiate del Perù. Ha così
  descritto come, attraverso la creazione di tre istituti scolastici (un
  doposcuola nella periferia di Lima, una scuola elementare ed un centro di
  educazione e produzione nel cuore della foresta Amazzonica) basati su quattro
  pilastri fondamentali, libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà,
  sia riuscito a diminuire, per quanto possibile, la diseguaglianza di
  scolarizzazione tra i diversi ceti e le diverse etnie peruviane. Il
  missionario bellonese ha continuato poi il suo intervento sottolineando come
  il sistema capitalistico e la sua tanto lodata "economia
  sostenibile" sia un sistema fallato, in quanto la sostenibilità sia solo
  a favore dei paesi occidentali e preveda l'esclusione e lo sfruttamento di
  tutte le altre popolazioni e regioni più disagiate del pianeta. "L'attuale
  sistema ha bisogno di essere resettato" ha concluso Don Carlo "e
  per fare ciò c'è bisogno solo di una rivoluzione culturale vera e propria,
  che non può partire se non dalle scuole".
  
Speranza
  Provinciale Circolo di Bellona
Addetto
  alla comunicazione
Gaetano De
  Luca
