Gassificatore è
solo uno tra i nuovi termini oggi utilizzati per indicare una impiantistica del
tutto simile a quella dell’incenerimento che di nuovo non ha assolutamente
nulla, se non delle articolazioni nel processo, ma che alla fine emette
nell’aria quantità pericolose di sostanze inquinanti uguali a quelle di
un qualsiasi inceneritore, così come ammesso dallo stesso assessore provinciale
all'ambiente Maria Laura Mastellone in una intervista già da noi
pubblicata e visibile sulla nostra pagina Facebook (NO GAS). In provincia di
Caserta costruire un impianto di gassificazione significa proseguire nella
logica di distruzione che da decenni sta devastando il nostro territorio,
in piena linea infatti con il piano regionale e provinciale dei rifiuti.
Distruzione del territorio che avviene per servire gli interessi
politico-affaristici che si istaurano e si rinnovano nei palazzi del potere,
e intanto il tasso dei tumori sale. Lo smantellamento delle consorterie che per
decenni hanno gestito il ciclo integrato dei rifiuti e l'apertura alla
partecipazione democratica dei cittadini sono il primo vero ed unico passo da
fare per eliminare le discariche (comprese quelle sociali prodotte da clientele
e malaffare) ed investire nella raccolta differenziata, il compostaggio, il
riciclo ed il riuso dei materiali. Inceneritori
mascherati e discariche sono due facce della stessa medaglia, fanno parte
dello stesso ciclo del trattamento rifiuti, dire che si escludono a vicenda
è l’ennesima grave bugia che si vuole rifilare ai cittadini di Terra di Lavoro. I No Gas
proseguiranno la battaglia contro il gassificatore, contro il piano
regionale e provinciale dei rifiuti e quindi contro qualsiasi altro ecomostro
che “sponsorizzeranno” promettendo posti di lavoro inesistenti e una
“cura miracolosa” per la salute. La memoria storica dei
movimenti di Terra di Lavoro è sempre vigile, a 5 anni dalle promesse per la
costruzione della Centrale termoelettrica di Sparanise, ci sono dati che
attestano che nel paese dell’Agro Caleno ci sia un alto tasso di polveri
sottili, per non parlare della magia occupazionale che non si è per nulla
avverata, ma addirittura quelle poche assunzioni stanno già incamminandosi
verso il licenziamento.
ñ
Sì alla riduzione del rifiuto a monte
della produzione
ñ
SI alla raccolta differenziata spinta, con
il riciclo e il riuso.
ñ
SI alla bonifica “effettiva” dei
territori.
La battaglia
No Gas continua, senza lasciarsi intimorire dalle propagande politico-affaristiche.
I
No Gas paura non ne han!