Caserta - "E' stata
un'esperienza entusiasmante, che risponde ad una necessità di tutta
l'Amministrazione. Abbiamo l'esigenza di raggiungere i cittadini con
tutte le forme di comunicazione possibile, per conoscere problemi e
bisogni del maggior numero possibile di cittadini". Lo dice il sindaco
Pio Del Gaudio, commentando l'avvio dell'iniziativa attraverso la quale,
ogni giorno, il primo cittadino telefonerà a cinque casertani. "Abbiamo
deciso - spiega il sindaco - di prendere i numeri a caso dall'elenco
telefonico, facendo attenzione solo a non cercare il contatto con
residenti della stessa strada. E anche di raccontare senza rete l'esito
delle telefonate, che sono state più numerose di quelle che hanno
condotto ad un breve colloquio con ciascuna delle persone raggiunte
telefonicamente. In alcune abitazioni il telefono ha squillato a vuoto o
erano presenti in casa solo i figli minori. In alcune si è pensato ad
uno scherzo, in altre ancora i cittadini hanno risposto di non avere
problematiche da segnalare e qualcuno ha colto anche l'occasione per
indirizzarmi gli auguri di far bene per Caserta, raccontando ai miei
collaboratori, come un signore di via De Franciscis, la vita di chi, per
gravi problemi di salute dei familiari, peraltro serviti
dall'assistenza domiciliare pubblica, quasi non conosce lo svolgimento
della vita quotidiana della nostra città". "Racconto
queste cose perché - aggiunge il sindaco - nonostante tutti gli sforzi,
la politica e le amministrazioni pubbliche sono davvero lontane dalla
vita di tutti i giorni delle persone, che non hanno alcun interesse alle
polemiche che così violentemente invece appassionano una parte minima
della città, semmai anche ben raccontata e rappresentata dagli organi di
informazione proprio a discapito delle ragioni della grande parte della
nostra comunità. Ho saputo da un cittadino di via Mulini Militari che
addirittura pensava che Caserta fosse completamente amministrata dai
commissari che invece sono stati qui chiamati a gestire le fasi del
dissesto. incredulità e anche stupore, nel ricevere la mia telefonata,
da parte di una residente di via Ruggiero, che si è prenotata per
venirci a trovare in Comune, per raccontare nel dettaglio le
problematiche della zona. Ho verificato ancora una volta quanto mi era
già chiaro da tempo: Macrico, permuta dei beni di Sant'Antonio e tante
altre questioni che appaiono ad alcuni rilevanti, passano in secondo
ordine rispetto alle quotidiane esigenze collegate alla pubblica
illuminazione, alla sicurezza e all'ordine, alla pulizia delle strade e
delle piazze, come segnalatomi dai residenti di via Torretta, del Parco
Aranci, di Centurano, di via Ferarecce".
Salvatore Candalino