04 luglio 2012

Continua l’agitazione al Tribunale di Piedimonte Matese per la Mancata nomina del cancelliere dirigente e voci sulla soppressione dello stesso.


Avv. Luigi Cimino
PIEDIMONTE MATESE. L’associazione Avvocati del Foro di Piedimonte Matese ha deliberato l’astensione dalle udienze civili e penali e dalle altre attività giudiziarie nel periodo dal 12 luglio a tutto il 20 luglio 2012, nel rispetto dell’art. 2 Codice Autoregolamentazione. Gli avvocati lamentano la mancata nomina del Cancelliere Dirigente, in sostituzione dei Cancellieri Antonio Iorizzo e Dario Simonelli, entrambi malati dal 23 maggio u.s. Ciò comporta la paralisi parziale dell’attività legale non potendo ottenere le copie esecutive e conformi all’esecutive dei provvedimenti giurisdizionali con l’impossibilità di procedere all’esecuzione di detti provvedimenti. A ciò si aggiunga la chiusura della cancelleria civile nei giorni pari di ogni settimana, prorogata fino al 20 settembre, senza capire chi e come proceda all’inserimento dei dati in via informatica e senza sapere fino a quando durerà questa situazione di enorme disagio. Inoltre il Governo Nazionale minaccia di sopprimere la sezione distaccata del Tribunale di Piedimonte Matese, unitamente a  tutte le altre d’Italia, in un disegno tendente al risparmio che ben potrebbe guardare altrove e il quadro è completo. Già alcuni processi penali,  ha precisato l’Avv. Luigi Cimino Presidente dell’Associazione Avvocati di Piedimonte Matese,  quelli provenienti dall’udienza preliminare, vengono trattati  nella sede centrale di S. Maria C.V. e sembra che altri provvedimenti limitativi della giurisdizione appartenente al Giudice naturale della sezione distaccata decurteranno ulteriormente l’attività di competenza della sezione distaccata, sicché gli avvocati non possono stare a guardare. Ma il disagio investe, insieme agli avvocati, anche i cittadini che hanno bisogno di ottenere giustizia, con aggravamento di costi e con inusitati spostamenti. Lo stato di agitazione deriva, perciò, dalla situazione drammatica venutasi a creare e merita di essere condiviso da tutti: cittadini, commercianti, imprenditori, autorità amministrativa e quanti hanno a cuore lo stato della giustizia e l’operatività di essa.

Pietro Rossi