Maria Rosa Lombardo |
“E' un episodio gravissimo che però
deve servire ad aprire una riflessione seria ed approfondita sull'attuale
condizione degli ospedali giudiziari”. Questo, dopo l'aggressione verificatasi nell'OPG di
Aversa, il commento a caldo del presidente del Coordinamento Donne Endas Maria
Rosa Lombardo, per 12 anni sindaco di Roccaromana. “E' certamente vero che le condizioni
dei detenuti negli ospedali giudiziari per malati mentali sono spesso indegne
di un Paese civile. Allo stesso modo sono
reali le difficoltà e spesso l'impossibilità del personale medico di
curare, come è giusto che sia, quelli che non
sono solo semplici detenuti ma anche e soprattutto “pazienti” afflitti
da gravi malattie psichiatriche. Posto come dato acquisito tutto ciò, non so come
si possa pensare che la legge del senatore Ignazio Marino, che entrerà
in vigore il 31 marzo del 2013, possa essere considerata una soluzione. Per
quella data, infatti, - prosegue Maria Rosa Lombardo – i sei OPG italiani
chiuderanno i battenti ed i 1500
pazienti-detenuti, dovranno essere trasferiti in piccole strutture da 30-40
posti, da costruire grazie ad un finanziamento di 273 milioni di euro,
dove potranno essere curati e recuperati. Questa legge, che indubbiamente
funziona alla perfezione sulla carta, ha però il limite delle “iniziative
all'italiana”. Come avvenne per l'altrettanto doverosa e necessaria
chiusura dei manicomi negli anni '70, anche oggi la legge, non applicata per
intero, finisce per essere una cura, se non peggiore del male, certamente un
peso che finisce inevitabilmente ed inesorabilmente sulle spalle di famiglie
lasciate da sempre sole dalla società e dalle istituzioni. Ad oggi nessuna struttura è stata
creata per accogliere i pazienti detenuti degli OPG. Mentre il tempo passa
inesorabilmente e tra soli 9 mesi si apriranno le porte degli ospedali
giudiziari, le famiglie tremano all'idea di essere nuovamente abbandonate,
chiedendosi dove saranno trasferiti i propri familiari: negli ospedali civili?
nelle carceri? i meno gravi agli arresti domiciliari? Nessuno lo sa...la battaglia
del senatore Marino era “doverosa”... i 273 milioni chissà se con la crisi
verranno erogati … ma cosa accadrà del futuro dei malati e delle loro famiglie?
Viene da chiedersi: ma a qualcuno importa?
COMUNICATO COORDINAMENTO DONNE ENDAS