Sarà presentato venerdì 15 alle
ore 10.00, presso la Camera di Commercio di Avellino, il progetto della
Fondazione Neuromed “Cyber Brain”, un polo d’innovazione dedicato alla
Neurocibernetica che segnerà nuovi passi avanti nella ricerca sul cervello e
sulla robotica applicata alla biologia. Il progetto, realizzato in
collaborazione con la Fondazione Neurone e l’Istituto Euro mediterraneo di
Scienza e tecnologia e finanziato dal MIUR nell’ambito del bando per il
potenziamento delle infrastrutture di ricerca (Bando Pon ricerca e
competitività 2007-2013), prevede il coinvolgimento di partner internazionali
altamente qualificati in diversi campi di ricerca. Il Polo Cyber Brain si dedicherà
allo sviluppo di dispositivi impiantabili e di neuroprotesi in grado di
acquisire informazioni dall’attività elettrica del cervello e trasmetterle al
computer in modalità wireless, senza fili. Questi dispositivi, monitorando
costantemente l’attività cerebrale di pazienti che soffrono di patologie
neurodegenerative, permetteranno una sempre più accurata diagnosi e
l’elaborazione di nuovi e più sofisticati protocolli di interazione
cervello-computer. Tra le possibili indicazioni cliniche per un monitoraggio invasivo
rientrano l'epilessia farmaco-resistente, il morbo di Parkinson ed altri
disturbi del movimento, la depressione maggiore farmacoresistente ed altri
disturbi psichiatrici come il disturbo ossessivo-compulsivo, il dolore cronico,
etc. Neuroprotesica, robotica
riabilitativa, human computer interface, chirurgia robotica, telediagnosi e
telecontrollo, grazie ai finanziamenti concessi dal Pon, non saranno più
sostantivi futuristici, ma una reale opportunità per la medicina di domani.
Basti pensare che i microchip impiantati nel cervello potranno trasmettere
informazioni in tempo reale tra medico e cittadino o tra medico e medico,
consentendo al clinico il controllo remoto dei dispositivi biomedicali e
l’intervento a distanza; la chirurgia robotica permetterà interventi sempre
meno invasivi e più sicuri per chi vi si deve sottoporre; la neuromodulazione
chirurgica consentirà di curare, anche a distanza, quei disturbi legati a disfunzioni
del sistema nervoso, come il Parkinson, con stimolazioni. I dispositivi
che saranno sviluppati saranno in grado di trasmettere in modalità wireless le
informazioni acquisite dalla corteccia cerebrale oppure da nuclei
intraparenchimali ad apparati di ricezione e registrazione del segnale
elettrico cerebrale che potranno inviare tali informazioni su sistemi in remoto
(telemedicina) al fine dell’accurata diagnosi e del possibile monitoraggio in
tempo reale dei parametri vitali del paziente. Il responsabile del Progetto,
l’Ing. Fabio Sebastiano dell’IRCCS NEUROMED, conclude: “ Il progetto Cyber Brain intende potenziare le strutture di
ricerca dei soggetti partner attraverso la realizzazione di una piattaforma
biotecnologica collocata in regione Campania ed in Sicilia da dedicare alla
Neuro Cibernetica. Cyber Brain sarà mirato alla realizzazione di
un’infrastruttura di eccellenza nel Mezzogiorno ed a livello internazionale,
attraverso l’acquisizione di tecnologie all’avanguardia e fortemente innovative
nell’ambito delle neuroscienze e la messa in rete di sistemi di telemedicina,
telediagnosi e telecontrollo per la gestione in remoto di sistemi impiantabili
su scala nazionale, europea e internazionale, creando nuovi mercati ancora
inesplorati. La struttura, a
regime, consentirà l’operatività di un Polo di innovazione specializzato nello
sviluppo di dispositivi impiantabili e di neuroprotesi che possano acquisire e
trasmettere segnali neurali al fine dello studio di varie patologie
neurodegenerative. Tali attività
saranno strettamente connesse allo studio di protesi cerebrali con forte scala
di miniaturizzazione che in modalità wireless (senza filo) saranno utilizzabili
per il monitoraggio invasivo di pazienti affetti da patologie cerebrali in cui
e' utile il monitoraggio dell'attività elettrica della corteccia oppure di
nuclei cerebrali profondi. Inoltre, lo studio cronico della funzione cerebrale
potrà fornire dati di eccezionale valore per l'analisi matematica della
funzione cerebrale, l'elaborazione di nuovi protocolli di interazione
cervello-computer (Brain-Computer Interface, BCI), la creazione di dispositivi
di intelligenza artificiale che ricalchino il modello di funzionamento dei
network neuronali. Un ulteriore sviluppo della tecnologia, prevederà non solo
di registrare l'attività cerebrale ma anche di influenzarla tramite
stimolazione, permettendo la cura di disturbi funzionali tramite modalità del
tutto nuove. In definitiva, un polo di innovazione che consentirà
finalmente di varcare le frontiere della medicina, con l’integrazione tra
cervello e cibernetica, facendo della telemedicina una realtà.” Alla presentazione di venerdì,
presso la Camera di Commercio di Avellino, interverranno Costantino Capone,
presidente della Camera di commercio di Avellino, Giuseppe Galasso sindaco di
Avellino, Cosimo Sibilia presidente della Provincia di Avellino, Carmine
Malzoni, presidente dell’omonimo gruppo, Marcello Palmieri, prsidente della
fondazione Neuromed, Fabio Sebastiano direttore del dipartimento di Ingegneria
clinica del Neuromed, Gerwin Schalk docente associato all’Albany medical
college di New York, Antony Ritaccio, docente di Neurochirurgia presso la
stessa struttura. Le conclusioni sono affidate a Luigi Nicolais, presidente del
Consiglio nazionale delle ricerche, Stefano Caldoro presidente della Regione
Campania. Modera Alfonso Ruffo direttore del denaro.
Uff. Stampa Neuromed