Ricerca scientifica e
gestione del territorio, sono gli elementi che hanno caratterizzato l’ultimo
quinquennio dell’Ambito Territoriale di Caccia di Caserta guidato dal
presidente Antonio D’Angelo. Un
periodo, quello compreso tra il 2007 e il 2012, particolarmente ricco di
progetti, iniziative e ricerche illustrate questa mattina al Real Belvedere di
San Leucio in occasione di un convegno ad hoc al quale hanno preso parte anche
il presidente della Provincia, Domenico
Zinzi, e il sindaco di Caserta, Pio
Del Gaudio. Ad aprire i lavori il presidente D’Angelo che ha puntato i
riflettori sui traguardi raggiunti dall’Atc: ‘Sono orgoglioso di presentare un
bilancio trasparente che anche quest’anno è stato chiuso in attivo malgrado le
innumerevoli attività poste in essere sul territorio. Siamo riusciti a
concretizzare infatti molti dei progetti che avevamo annunciato, uno fra tutti
quello di dare il via all’allevamento delle lepri in loco attraverso un bando
di gara al quale hanno partecipato davvero tanti agricoltori e allevatori.
L’Atc non si occupa infatti soltanto di caccia ma anche di ambiente e
territorio, studio e ricerca scientifica delle diverse specie, valorizzazione
dell’habitat naturale e difesa del patrimonio faunistico’. E rivolgendosi poi
alle istituzioni presenti il presidente ha aggiunto: ‘Spero si rendano conto di
quanto il lavoro dell’Atc contribuisca al rilancio e allo sviluppo economico
del territorio e ci aiutino a implementare ulteriormente questo settore’. Al
sindaco in particolare il presidente D’Angelo ha poi chiesto la possibilità di
trasferire al Belvedere la sede distaccata dell’Atc. ‘Non posso assumere
impegni al riguardo perché si tratta di un sito Unesco sottoposto a molti
vincoli – ha replicato il sindaco – ma posso garantire la concessione di un
locale comunale in città per ospitare le attività dell’Ambito’. Il presidente Zinzi dal canto suo ha assicurato
invece massima attenzione alle problematiche che attanagliano il settore e alle
istanze che provengono dalla categoria: ‘Ci siamo battuti in passato – ha
spiegato nel suo intervento – per scongiurare che venissero modificate
competenze e territorialità degli ambiti, continueremo a lottare in futuro per
impedire che le risorse versate dai cacciatori vengano distratte per altri usi.
Da parte di questa amministrazione ci sarà sempre grande attenzione alle vostre
richieste e alle vostre esigenze’. Al convegno anche il presidente dell’Atc di
Benevento, Antonio Ricciardi, e il
presidente regionale di Confagricoltura, Michele
Pannullo. Entrambi d’accordo sulla necessità di fare squadra per migliorare
la situazione in Campania. Particolarmente nutrito il parterre dei relatori
che, nei loro interventi, hanno affrontato - con dovizia di particolari - tutti
gli aspetti che riguardano la vita e le attività dell’Atc: Vincenzo Cavaliere, consulente tecnico-scientifico ha illustrato i
risultati di una importante ricerca, condotta dall’Ambito in collaborazione con
l’Università ‘Federico II’ di Napoli, in merito al monitoraggio delle specie di
interesse venatorio; il presidente
dell’associazione ‘Amici di Scolopax – onlus’, Alessandro Tedeschi, ha mostrato invece, attraverso un filmato
esclusivo, tutte le fasi propedeutiche all’osservazione dei percorsi migratori
delle beccacce che viene effettuato grazie ad un monitoraggio satellitare; il dottor
Fausto Cappelletti dell’Agritech di
Teramo (società proprietaria di due centri di produzione selvaggina) ha raccontato invece la sua esperienza di
imprenditore del settore faunistico, sottolineando limiti ma anche benefici di
questa attività; il dottor Domenico
Vigliotti si è soffermato sui progetti relativi alle zone di ripopolamento
e cattura e agli allevamenti di lepri in loco; l’ingegnere Massimo Morace infine ha relazionato sugli ‘Adempimenti
tecnico-burocratici per l’istituzione di allevamenti di selvaggina’.