PIEDIMONTE MATESE. Cominciamo
ad avere il fondato sospetto che il sindaco Cappello vive in maniere ossessiva
la presenza sulla scena politica del Senatore Carlo Sarro tanto da citarlo
continuamente a sproposito. Non risulta che durante la sindacatura del Senatore
Sarro sia mai stata presentata denuncia avente ad oggetto il diritto dei
consiglieri comunali a visionare gli atti. E’
del tutto inutile che il sindaco Cappello parli a vanvera di autorizzazioni
giacché i consiglieri comunali, per legge, hanno libero accesso a tutti
indistintamente gli atti e documenti presenti in Comune, senza necessità di
dare alcuna preventiva autorizzazione. La verità è che, come dimostra la
scomposta reazione di Cappello, in passato egli e i suoi sodali erano abituati
ad una minoranza poco incline ad esercitare la funzione di controllo forse perché
artatamente suggestionati da vicende personali. Non
è un caso, del resto, che l’ incidente che ha portato il consigliere Gerardo De
Rosa a formalizzare la denuncia, riguardi la visione anche del fascicolo del
chiosco allocato nei pressi della scuola media in titolarità di un congiunto di
un ex consigliere di minoranza! E’
bene che Cappello entri nell’ ordine di idee che la musica è cambiata e che da
oggi, grazie all’ azione di controllo della minoranza, come in ogni democrazia
che si rispetti dovrà dar conto del proprio operato ai cittadini soprattutto
quando vengono mossi rilievi critici.
Il
Gruppo Consiliare
“Progetto Civico per
Piedimonte”