Capua. Veniamo a conoscenza di una sua
presenza, come nome di spicco sul cartellone, ad un convegno organizzato da un
non meglio precisato comitato di informazione ambientale in quel di Capua, per
spiegare i vantaggi dalla costruzione del gassificatore. Le vogliamo subito
ricordare che, pur essendoci tra di noi sia chi ritiene che il suo lavoro sia
encomiabile, sia chi ritiene che una goccia nel mare non possa modificare
assetti consolidati, abbiamo, in questi anni, tenuto sempre i riflettori accesi
su ciò che ha fatto in provincia di Caserta, soprattutto, per quanto riguarda
gli interventi contro le ecomafie. A questo punto, però, ci assale un dubbio,
anzi più di uno, sul perché Lei abbia deciso di partecipare alla passerella
propagandistica messa in piedi dal sindaco di Capua Antropoli,
partecipazione che a molti è sembrata inopportuna per un magistrato del Suo
calibro, dato che il suddetto convegno è stato frettolosamente messo in piedi
per legittimare parte dei giochi di potere che Lei combatte. In primis, Le
vogliamo chiedere se è a conoscenza del fatto che il gassificatore altro non è
che un inceneritore mascherato e che non ha nulla a che fare con i
bio-gassificatori, che si tratta di un impianto fortemente inquinante in
un territorio già sotto osservazione per gli allarmanti livelli di
compromissione ambientale e per le conseguenti patologie diffuse tra la
popolazione. E vogliamo chiederle anche se sa che questi impianti godono
dell’incentivazione dei Cip6 (un vero affare, insomma, con
rendimenti sicuri e altissimi senza i quali sarebbe anti-economico costruire
impianti del genere). Glielo chiediamo perché, proprio quest’ultimo
particolare, sembra aver talmente eccitato il sindaco Antropoli, da averlo
indotto ad una gaffe durante un confronto televisivo con il prof. Marfella: il
gassificatore -sosteneva Antropoli- non inquina in quanto funziona con
tecnologie Cip6. Il sindaco di un grande comune come Capua che scambia un
finanziamento pubblico per un microchip, che livelli infimi. Vogliamo, ancora,
chiederle se è a conoscenza dell’ambiguo ruolo svolto da un altro relatore,
ovvero l’assessore provinciale all’ambiente Maria Laura Mastellone;
la nostra cara dottoressa, infatti, è in balia di un conflitto
di interessi senza
pari, essendo sia una delle maggiori “esperte” in impianti di gassificazione
che una delle maggiori esperte in campo di progettazione degli stessi, nonché
“controllore” degli impianti in virtù della carica che rinveste in Provincia.
Non a caso qualcuno avrà pensato che da sola non sarebbe riuscita a fare tutto
per bene, allora la Regione ha nominato come commissario ad acta per la realizzazione del Gassificatore
il dottor Di Natale, Preside della Facoltà di Ingegneria della SUN di Aversa e,
per questo, collega della dottoressa Mastellone, anch’essa docente presso la
SUN di Caserta. Così come, sempre la SUN, è l’istituto in cui hanno vinto,
sicuramente per merito per carità, alcuni concorsi di dottorato i figli del
signor Domenico Zinzi, noto politico casertano attualmente presidente della
Provincia. Insomma, le vogliamo chiedere se è a conoscenza dell’intreccio tra
politica, tecnici e appalti che è diventata la SUN in provincia di Caserta. Ci
piacerebbe, inoltre, chiederle se è a conoscenza degli strani rapporti politici
e di partito che un altro relatore, e cioè il consigliere Ricci, ha con Michela
Pontillo – candidata alle scorse elezioni regionali proprio tra le fila del suo
partito, il psi – con quest’ultima moglie del dottor Antonio Scialdone, alias Zuzù di
Vitulazio, chiacchieratissimo pezzo grosso del consorzio Ce4 prima, presidente
del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta poi,
pluri-inquisito e, da poco, condannato in sede penale. Alla faccia dei cambi al
vertice e della trasparenza. Inoltre, vorremo
sapere se è a conoscenza del fatto che lo sparuto gruppo di sedicenti attivisti
si-gas presenti alla prima convocazione del consiglio comunale, venuti per
intimidire con la loro presenza ingombrante le tante famiglie ed anziani
capuani, giunti per ribadire il proprio “No” all’impianto, pendevano dalla
labbra dello stesso consigliere Ricci, applaudendo scompostamente ad ogni suo
intervento e minacciando, neppure velatamente, chi cercava di ribadire la
propria contrarietà (minacce che possiamo testimoniare con materiale video in
nostro possesso che sarà pubblicato se e quando lo riterremo opportuno). Le
vorremmo chiedere se ritiene sia corretto convocare un dibattito pubblico sul
tema del gassificatore il giorno prima del consiglio comunale aperto sullo
stesso tema, omettendo di invitare i comitati e precludendo a questi ultimi di
poter intervenite con l’ausilio di scienziati indipendenti che possano
esercitare il contraddittorio nei confronti di chi sostiene l’opera. Le
chiediamo perché, secondo Lei, solo ora il sindaco di Capua abbia voluto
esporre i tanti “benefici” di un gassificatore e se non ritiene che ciò abbia
qualche relazione con l’enorme partecipazione dei comitati civici allo scorso
consiglio comunale aperto, rinviato, appunto, per eccesso di partecipazione
democratica. Le chiediamo, illustre dottor Ceglie, se ritiene sia stata giusta
ed eticamente plausibile la condotta del sindaco di Capua Antropoli, il quale,
nelle ultime settimane, ha ripetutamente rilasciato dichiarazioni in cui
accusava i comitati di essere espressione della Camorra. Un’accusa grave e
infondata utilizzata meschinamente da un rappresentante delle istituzioni. E le
chiediamo pure, per quale motivo, il sindaco Antropoli, continua a strumentalizzare
sulla stampa il rogo doloso della Ilside di Bellona per legittimare il suo
progetto di gassificatore? E perché, se tale impianto non è nocivo, si
continuano ad utilizzare argomentazioni così incongruenti con la realtà?
Perché, se un impianto come questo è portatore di progresso, si va in giro a
promettere decine e decine di posti di lavoro grazie al gassificatore pur
sapendo che così non sarà? Vorremmo sapere in definitiva: cosa
ci fa un rappresentante delle istituzioni democratiche, e per molti un simbolo
del possibile riscatto della nostra Terra, in un contesto dove una cricca di
affaristi sta cercando di legittimare un progetto folle e scellerato?
Cittadini,
comitati e reti contro il gassificatore