PIEDIMONTE
MATESE. Che il tempo nella settimana Santa sarebbe peggiorato lo
si era capito già da qualche giorno con qualche pioggia e l’abbassamento della
temperatura, ma la vera sorpresa di queste festività pasquali è stata la neve
caduta nel giorno di Pasqua sui rilievi del massiccio del Matese. La Santa Pasqua con la neve è una cosa molto
insolita, per trovare un fatto analogo bisogna ritornare con la memoria molti
anni addietro, e in quel caso, come ricordano i più anziani, la domenica di
Pasqua cadeva qualche settimana prima. Nel giorno di pasquetta, anche se con il
sole, ha soffiato un venticello freddo che non ha minimamente impensierito i
vacanzieri che non hanno rinunciato al Pic-nic sull’erba all’aria aperta vicino
al fuoco con abbondante brace su cui arrostire carni varie. Oltre al Matese
sono state prese d’assalto anche altre località dell’alto casertano tra cui
Monte Muto nei pressi di Piedimonte Matese e Alvignanello dove si svolge la storica escursione “fuori porta”
per una Pasquetta indimenticabile da trascorrere, sulle amene colline che
uniscono Ruviano, Alvignanello, Castel Campagnano, Squille, Caiazzo e SS.
Giovanni e Paolo, rispettivi capoluoghi e frazioni dell’ameno entroterra casertano
nel quale è ubicato l’eremo di Santa Maria degli Angeli, dove per tradizione,
nel giorno di Pasquetta, si ritrovano migliaia di persone provenienti anche da
altre regioni. Persone attratte non solo dalle numerose funzioni liturgiche
officiate dal giovane quanto amato parroco don Massimiliano Iadarola, ma anche
dai festeggiamenti cosiddetti civili solitamente organizzati da un apposito
comitato comunque facente capo al religioso.
Pietro
Rossi