PIEDIMONTE MATESE. Come da consuetudine, il sindaco Vincenzo
Cappello con un folto gruppo di assessori e consiglieri nel giorno di
Pasqua alle ore 11,00 ha incontrato presso la sede comunale la cittadinanza per gli auguri pasquali. Quale occasione più
propizia è stata quella di tracciare a fine mandato anche un bilancio delle
attività svolte dalla sua amministrazione nell’ultimo quinquennio. Sono
trascorsi cinque anni, ha ribadito Vincenzo
Cappello, da quando la grande maggioranza degli elettori affidò a me e alla
lista Piedimonte Democratica il compito di amministrare la nostra amata città
per farla rinascere dopo anni di mortificante declino. Da allora, due sono
state le costanti preoccupazioni che hanno guidato il lavoro mio e della mia
Amministrazione: il rispetto degli impegni programmatici presi con gli elettori
e l’attenzione ai problemi che quotidianamente migliaia di cittadini mi hanno rappresentato
per cercare di affrontarli insieme e possibilmente di risolverli. Voglio
ringraziare gli amici dell’Amministrazione anche per aver, insieme a me,
rinunciato a percepire le indennità di carica, permettendo di destinare tali
risorse a importanti finalità sociali e culturali, e per aver operato sempre
con lealtà e spirito di squadra, senza far mai prevalere logiche personalistiche
o polemiche distruttive. Credo che, conclude Cappello, queste due caratteristiche abbiano qualificato positivamente
l’Amministrazione che ho avuto il privilegio di guidare, non solo per gli obiettivi
che hanno permesso di raggiungere, ma anche per l’immagine sana che hanno data
della politica come nobile attività al servizio dei cittadini, in un’epoca come
la nostra nella quale il giudizio comune sulla politica è tutt’altro che
lusinghiero. E purtroppo, spesso, a giusta ragione! Tante volte, in questi
cinque anni, ho sentito la fiducia di tanti cittadini ma anche la
responsabilità di non deludere chi mi affidava le sue difficoltà, i suoi
problemi e le sue necessità ed ho cercato sempre di creare le condizioni per
risolvere le questioni che mi venivano rappresentate. Spero di esserci
riuscito. Ma su questo lascio il giudizio ai cittadini di Piedimonte Matese.
Pietro Rossi