Aversa. Folla delle grandi occasioni e successo corale, nell’importante cornice dell’auditorium dell’Associazione “Bianca D’Aponte”, per la presentazione del terzo lavoro del cantautore Peppe Cirillo, oramai una realtà nel mondo musicale con la sua voce calda e piena di vibrazioni. Auditorium esaurito con spettatori in piedi per apprezzare momenti di musica di alta qualità, con sprazzi di sonorità tanghere da parte di un cantante che, oramai, non possiamo più definire una sorpresa, nonostante i suoi cinquantaquattro anni, passato da musicista per hobby a cantautore a trecentosessanta gradi, dando vita a tre cd più che gradevoli, con sonorità che ricordano, all’ascoltatore, le voci calde di artisti del calibro di Pino Daniele, De Crescenzo e Bonocore. Un risultato da incanto soprattutto se si considera che Cirillo non è un artista per professione, ma per vocazione. Anche se, lo ricordiamo, oltre a comporre e a cantare i suoi pezzi (fino ad oggi ne ha scritti una ottantina), Cirillo si diletta anche a suonare da autodidatta chitarra e piano, anche se non disdegna toccata e fuga alla fisarmonica, al sax e al tamburo. Una conferma di queste sue capacità artistiche viene dal suo terzo lavoro: “Favole, amore e bossanova” che i fortunati hanno putato apprezzare presso la sede dell’associazione “Bianca D’Aponte”, in via Nobel, ad Aversa. Oltre a presentare il nuovo lavoro, 12 brani dei quali è autore non solo dei testi, ma anche delle musiche, Cirillo ha fatto salire sul palco come special guest Mario Maglione, una delle più belle voci del panorama musicale partenopeo, che, oltre a cantare due brani della sua produzione, si è detto pubblicamente entusiasta dell’opera del musicista aversano, tanto da volerlo ospitare in una sua serata e a voler incidere alcune canzoni di Peppe Cirillo. Il nuovo Cd si compone di 12 brani inediti per la cui esecuzione l’artista è stato accompagnato al pianoforte da Pino Tafuri (che ha accompagnato cantanti del calibro di Gino Paoli e Ornella Vanoni), al sax Pino Ciccarelli, al contrabasso Peppe Timbro, alle percussioni e alla batteria Enzo Pinelli, alla chitarra lo stesso Cirillo. Un cd tutto dedicato al fanciullo che è in noi (quasi un richiamo a Giovanni Pascoli), all’amore che vince ogni ostacolo, all’uomo sognatore e alla speranza. Tra i 12 brani del cd: “Angelo perso” contiene una descrizione durante un sogno, amore che come il sogno stesso svanisce; “Favole” evidenzia la voglia di vivere con fantasia, ritornare bambini, nel mondo delle favole; “Cche ffà” narra dell’innamoramento che di fronte alle incomprensioni riesce a superarle agevolmente, ossia “cche ffà, tant ci vulimmo bene”; “Ncopp’ ‘o core”, infine, è una vera e propria dichiarazione d’amore, della serie può succedere tutto, ma il tuo nome l’ho scritto sul mio cuore”.
Nicola Rosselli