CANCELLO ED ARNONE – Giovedì 12 gennaio 2012, nella parrocchia Maria Regina di Tutti i Santi, Don Sabatino Sciorio ha tenuto il IV incontro Biblico-Spirituale dal tema: Lo scandalo della Misericordia Divina. Don Sabatino ha esordito come segue: “Carissimi, diamo inizio al quarto incontro biblico-spirituale, che avrà come tema una delle più importanti verità della fede che Dio ha rivelato all’uomo: La Divina Misericordia. Il beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Dives in Misericordia affermava: La Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la Misericordia e quando accosta gli uomini alle fonti della Misericordia del Salvatore di cui essa è depositaria e dispensatrice. Quindi, saremo veri cristiani se professeremo e annunceremo la Misericordia di Dio. Durante i secoli, allorchè Israele si rendeva conto della propria infedeltà verso Dio, allora i profeti si richiamavano alla Misericordia. Nell’insegnamento dei profeti la Misericordia significava un amore superiore al peccato e all’infedeltà verso Dio, allora i profeti si richiamavano alla Miericordia. Nell’insegnamento dei profeti la Misericordia significava un amore superiore al peccato e all’infedeltà del Popolo eletto. La Misericordia di Dio nel Nuovo Testamento si rese manifesta in Gesù e nella sua attività terrena. Egli non solo insegnava l’Amore misericordioso di Dio, ma soprattutto lo impersonava e ne fece il contenuto essenziale della sua missione di salvezza. Con il suo annuncio e con la sua persona si rendeva presente nel mondo la Misericordia di Dio. La Misericordia di Dio è più potente del male, più potente del peccato, più potente della morte. Nessuno sbaglio è irreparabile, nessun abisso è incolmabile, nessuna miseria è inguaribile: Dio mette la sua onnipotenza a servizio del suo Amore misericordioso. La Misericordia di Dio non ha limiti: Essa è infinita. Gesù rivelava a suor Josefa Menendez nel 1922: “Sono Dio, ma Dio di amore! Sono Padre, ma un Padre che ama con tenerezza e non con severità. Il mio Cuore è infinitamente sapiente e, conoscendo la miseria e la fragilità umana, si china verso i poveri peccatori con una misericordia infinita…Amo le anime dopo il primo peccato, se vengono a chiederMi umilmente perdono, le amo ancora dopo che hanno pianto il secondo peccato, e se cadessero non dico un miliardo di volte, ma dei milioni di miliardi, Io le amo e le perdono sempre, e lavo nello stesso mio sangue l’ultimo come il primo peccato… La Misericordia del mio Cuore è inesauribile… Non intendo dire che un’anima, per il fatto stesso che è prescelta, non debba più cadere in difetti e venga liberata da ogni miseria. No cadrà, e cadrà più volte. Ma se si umilia e riconosce il suo nulla… se confida e si abbandona di nuovo al mio Cuore, mi glorificherà di più, e potrà far più bene alle anime che se non fosse mai caduta. Poco mi curo della miseria; quello che m’importa è l’amore. Più le anime sono miserabili e più attirano il mio Amore”. Perciò, non scoraggiamoci mai. Vedendoci così deboli, così impotenti da ricadere sempre nelle stesse colpe, siamo tentati a non aver fiducia e speranza nella sua infinita Misericordia. Un tema dominante nell’esperienza di santa Veronica è appunto quello della Misericordia divina. Il 21 Maggio 1725, Veronica abbracciata dalla divina Misericordia, sente in sè la certezza e la promessa di essere con Essa per sempre nella vita terrena e poi per tutta l’eternità. Possa Maria illuminarci ad una comprensione maggiore di questo supremo abbributo di Dio, e che, tutti i beati del cielo un giorno saranno abbracciati dalla Misericordia divina per tutta l’eternità.
RIFERIMENTI BIBLICI
Davide saliva l’erta (monte) degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto e a piedi scalzi; tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva (2 Sam 15,30).
Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte (Es. 19,17).
Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte (Es. 19,20).
Dio allora pronunziò tutte queste parole… (Es. 20,1).
Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della Testimonianza, tavole di pietra scritte dal dito di Dio (Es. 31,18).
Il Signore mi diede due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte, le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea (Dt 9,10).
Quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perchè hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva (Ger. 17,13).
LA DONNA ADULTERA
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo al tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?” Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poichè inistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” Ed ella risposte “Nessuno Signore”. E Gesù disse. “Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più”.
Come sempre è stato un incontro illuminante per tantissimi fedeli che hanno ascoltato con gioia e fede la parola di Gesù.
Matilde Maisto
RIFERIMENTI BIBLICI
Davide saliva l’erta (monte) degli Ulivi; saliva piangendo e camminava con il capo coperto e a piedi scalzi; tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva (2 Sam 15,30).
Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte (Es. 19,17).
Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte (Es. 19,20).
Dio allora pronunziò tutte queste parole… (Es. 20,1).
Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della Testimonianza, tavole di pietra scritte dal dito di Dio (Es. 31,18).
Il Signore mi diede due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte, le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea (Dt 9,10).
Quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perchè hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva (Ger. 17,13).
LA DONNA ADULTERA
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo al tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?” Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poichè inistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” Ed ella risposte “Nessuno Signore”. E Gesù disse. “Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più”.
Come sempre è stato un incontro illuminante per tantissimi fedeli che hanno ascoltato con gioia e fede la parola di Gesù.
Matilde Maisto