CAIAZZO
– Il 17 aprile del 1973 segnò la tragica scomparsa. Aveva 17 anni. Uscì
con degli amici e fu “ingoiato” dal fiume Volturno. Nefasti numeri che
sono tornati alla ribalta ma per un’occasione speciale, l’intitolazione
della palestra comunale .“Uno studente, un artista, un ragazzo che amava
lo sport e che sarà ricordato nel tempo con un’ intestazione senza data
perché il suo ricordo non può essere finito”, così è stato ricordato
Tonino Insero dal vicesindaco del comune di Caiazzo e amico di infanzia
Tommaso Sgueglia. Alla cerimonia hanno partecipato i ragazzi delle
scuole elementari e medie e dell’istituto superiore, studenti
accompagnati da docenti e della due dirigenti scolastiche Rita De Matteo
e Cecilia Cusano. “Un ragazzo come voi, che frequentava il Liceo
Scientifico – ha continuato il sindaco e consigliere provinciale Stefano
Giaquinto sostenuto da un bel gruppo di amministratori – Io l’ho
conosciuto attraverso le parole e i racconti di amici e parenti. Andava
ricordato e questo è il luogo ideale, una struttura patrimonio della
città di Caiazzo sempre aperta e a disposizione di chi volesse
usufruirne”. La decisione di intitolare lo storico luogo di svago del
centro è stata accolta all’unanimità da maggioranza e opposizione (alla
cerimonia erano presenti anche rappresentanti di minoranza) su proposta
della Commissione Toponomastica, un’idea che ha avuto da sempre in mente
anche il professor Antonio Sgueglia che ha descritto Tonino come “un
ragazzo modello in tutte le discipline, nel gioco e a scuola con
eccellenti risultati. L’alunno che scelse come colui che accese dal un
braciere, sul sagrato di Santo Stefano, la fiaccola della prima edizione
della Fiamma Giochi di Caiazzo (era il primo aprile del 1969)".
L’ultimo a prendere la parola e a chiudere gli interventi il vescovo
della diocesi di Alife-Caiazzo monsignor Valentino Di Cerbo che ha
lanciato un messaggio a parenti e familiari di Tonino Insero e agli
alunni presenti : “Cercate di essere vivi. Amate e impegnatevi rendendo
la vita un dono quotidiano per tutti gli altri”. E’ seguita la
benedizione del vescovo coadiuvato da monsignor Antonio Chichierchia con
il rito "del drappo". Un applauso toccante e caloroso: "Palestra
Comunale a Tonino Insero", questa la scritta riportata sulla targa.
c.s.