La Casertana F.C. manifesta
il proprio sdegno per il grave episodio che ha visto coinvolto, poco
prima dell’incontro odierno tra Brindisi e Casertana, alcuni giornalisti
che come di consueto avevano raggiunto la sede della trasferta per
rendere un utilissimo servizio a tutti gli appassionati rossoblù.
Giuseppe Frondella, Piero Maiello e Nico Marotta sono stati minacciati
ed inseguiti con delle auto da alcuni non meglio identificati esponenti
del tifo brindisino e per sfuggire a quello che è stato un vero e
proprio agguato hanno avuto un incidente con la vettura di un
malcapitato. I tre colleghi, solo per fortuna, non hanno avuto pesanti
conseguenze e si trovano ora all’ospedale di Brindisi, il conducente
dell’altra vettura ha riportato invece conseguenze più gravi. Entrambe
le autovetture sono andate completamente distrutte. Non servono
commenti, se non la condanna per il grave episodio e la piena
solidarietà ai colleghi coinvolti che in nome della loro passione e
dello spirito di servizio come ogni domenica seguono in ogni dove le
sorti dei “falchetti”, a loro un abbraccio affettuoso dalla
dirigenza,dallo staff tecnico, dai calciatori e dai collaboratori della
Casertana F.C.
(Ufficio Stampa CASERTANA F.C.)
Lo
scrivente Lucio Bernardo, fiduciario dell'Ussi (Unione Stampa Sportiva
Italiana) per Caserta e provincia, unitamente al presidente
dell'Associazione della Stampa di Caserta, Michele De Simone, condanna
l'episodio di violenza del quale sono stati inconsapevolmente i colleghi
Peppe Frondella, Nico Marotta e Piero Maiello, vittime di un agguato da
parte di esponenti del tifo brindisino non identificati.
Nell'esprimere
con un forte abbraccio la solidarietà ai giovani colleghi - che per
passione verso la professione e per l'attaccamento alla squadra della
propria città ne seguono le vicende anche in trasferta, rendendo un
grande servizio a chi non può spostarsi - condanna fermamente la vile
aggressione (anche se il termine vile non esprime compiutamente la
pochezza e la nullità del fatto e di chi lo ha commesso che niente ha a
che fare con lo sport ed il calcio), si augura che le Forze dell'Ordine
del posto possano identificare e proporre per una condanna per
allontanare definitivamente dallo sport e dal calcio i vili aggressori.
Caserta 11 dicembre 2011 Lucio Bernardo - fiduciario Ussi Caserta