CASERTA. Affollata la saletta degli incontri della libreria Feltrinelli
al corso Trieste di Caserta, dove è stato presentato nei giorni scorsi il libro
di Alberico Bojano “Squarci di vita brigante” pubblicato da Photocity Edizioni. L’incontro è stato introdotto dal noto scrittore e psicologo
Roberto Perrotti, che ha rilevato come questo nuovo libro si inserisca nel
filone del recupero di una memoria che si confonde tra tradizione orale e
documentazione storica. In tal senso Perrotti ha citato il libro “Briganti e
senatori”, che Bojano pubblicò nel 1997, e nel quale egli individua il nucleo
fondamentale di questa ricerca degli avvenimenti storici dell’alto casertano,
che ebbero il loro centro sul massiccio del Matese. E non a caso i protagonisti
che si incontrano in questi “Squarci” sono i reali personaggi storici che vissero
al tempo, tra i quali Beniamino Caso, Achille del Giudice, Gioacchino Toma e la
brigantessa Maddalena De Lellis. Paolo Speranza, direttore della rivista “Quaderni di
Cinemasud” ha rammentato la facilità con cui ha potuto scrivere la introduzione
del libro. Per lui, esperto di cinema, i racconti che compongono questi “Squarci
di vita brigante” sono proprio veri soggetti cinematografici che, lungi dalla
scrittura accademica dei saggi storici, riescono a far entrare il lettore nel
mondo quotidiano dei personaggi che animano le storie. Questo testo, ha
proseguito Paolo Speranza, ci rimanda un’epopea affascinante e drammatica, che è
stata colpevolmente trascurata dalla filmografia italiana. Un breve filmato dal forte impatto emotivo ha poi rievocato
il senso della lacerazione provocata dall’Unità d’Italia, con un collage di
spezzoni cinematografici dei non molti film che hanno raccontato la vicenda del
brigantaggio meridionale. Incalzato dalle domande dei relatori e del pubblico, è poi
intervenuto Alberico Bojano, che tra l’altro ha sottolineato la difficoltà del
passaggio da uno studio scientifico della vicenda storica, basato su fonti
documentarie, alla scrittura narrativa che mira all’evocazione della vita
quotidiana e delle sensazioni che animarono quelle vicende. Tra i molti interventi dei presenti quello di Annamaria De
Lellis, discendente del garibaldino Alfonso De Lellis, venuta apposta dalla
Toscana per partecipare alla manifestazione, la quale si è soffermata sulla
importanza di riscoprire le radici e dunque la necessità di testi che
tramandano la memoria storica. Tra i molti presenti alla serata c’erano rappresentanti di
antiche famiglie matesine come Raimondo Gaetani d’Aragona e Alessandro
Scorciarini Coppola, lo storico Felicio Corvese, il presidente della Lega
Consumatori Vito Conforti ed Enzo Rapa della Film Commission Caserta. Grazie alla impeccabile organizzazione del personale della
libreria casertana l’incontro si è concluso con la degustazione di caciocavallo
e pecorino del Matese, taralli e vino rosso: i tradizionali cibi poveri che
consentivano ai briganti di sfamarsi nei lunghi inverni freddi sulle montagne
del Mezzogiorno italiano. Così, dopo aver ascoltato i racconti della vita quotidiana
al tempo dei briganti, i presenti hanno potuto fare una vera incursione
sensoriale per avvertire anche il sapore di quella storia drammatica di 150
anni fa.
c.s.