Caserta - (Di Salvatore Candalino)
 - Arianna Zarrillo, socia della “G. Gambaudo”, sezione casertana 
dell’ANPd’I - Associazione nazionale paracadutisti d’Italia - è stata in
 India dal 5 agosto scorso per 20 giorni. Poco più che diciottenne, 
fresca di diploma, ha vissuto un’esperienza che ha segnato 
significativamente la sua vita. “Dal 5 agosto 2011 - ci racconta - la 
mia vita viene stravolta, mi sono ritrovata catapultata dalla 
comodissima quotidianità di casa e della nostra bella Italia, in un 
mondo nuovo, immersa in una cultura strana, a tratti bizzarra… sono 
stata in India, con l’associazione V.I.D.A  - Volunteers for 
International Development Associated - per svolgere una missione 
umanitaria nella città di Calcutta con un unico obiettivo, regalare le 
mie vacanze ricche di Carità ed Amore a persone più bisognose… “i più 
poveri tra i poveri.” Di amore, perché - sottolinea Arianna  - in India 
c’è fame anche di amore. “Per
 due settimane - racconta Arianna - mi sono presa cura di Noel, un 
bambino che mi è stato affidato al Centro delle Missionarie della Carità
 di “Daya Dan”.  Daya Dan è uno dei moltissimi Centri istituiti dalla 
beata Madre Teresa, che accolgono quelli che sono considerati secondo 
l’assurda mentalità indiana gli “scarti della società” bambini 
malformati, malati, uomini e donne con gravi problemi mentali. Noel è 
stato la mia forza per operare con tutto l’Amore, ma soprattutto per 
riuscire ad affrontare le difficoltà di ogni giorno, della quotidianità 
indiana che mi hanno soffocata durante i primi giorni. Difficili sono 
stati i primi giorni, continua Arianna. Appena si arriva in India, si ha
 uno shock totale per tutto ciò che i nostri cinque sensi possano 
percepire… iniziando dal terribile clima indiano, le piogge monsoniche, 
l’alto tasso di umidità, il caldo insopportabile mischiato all’odore 
acre e nauseabondo della città, di smog, di puzza e dei gas rilasciati 
dalle distese di cumuli d’immondizia che s’incontrano mentre si cammina 
in strada”.
