Alife
– “Massima apertura, pochi personalismi e molto lavoro”: con queste parole
pronunciate dal Sindaco, dr. Giuseppe
Avecone, durante la seduta di consiglio comunale, è stato licenziato in
aula il riequilibrio di bilancio per l’esercizio 2011, e la ricognizione sullo
stato di attuazione dei programmi. La maggioranza di governo (fa in tempo a
votare anche il consigliere Emilio Del Giudice, arrivato in ritardo, che riceve
gli auguri per la nascita del secondo nipotino), converge compatta sulla
proposta di deliberazione letta in aula dall’assessore al bilancio e vice
sindaco, Giulio Riccio: “Vista la
delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 31.08.2011 con la quale è stato approvato
il Bilancio di Previsione per l’esercizio 2011, il Bilancio Pluriennale e la
Relazione Previsionale e Programmatica 2011/2013, vista la seguente verifica
della situazione finanziaria ed economica alla data del 22/09/2011, effettuata
dal Servizio Finanziario, dalla quale emergono le seguenti risultanze, visto
come tali risultanze non presentano una situazione di squilibrio della gestione
di competenza, non richiedendo quindi l’adozione di interventi correttivi da
parte dell’organo consiliare in quanto vengono rispettati il pareggio
finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio, dato atto che i
responsabili dei Servizi non hanno dato riscontro alla richiesta – nota prot.
10353 del 07/09/2011 circa l’esistenza di debiti fuori bilancio, acquisiti i
pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile, emessi ai sensi dell’art.
4, comma 1, del D. Lgs. n.267/2000, delibera di approvare per quanto esposto
nelle premesse e che quindi si intende integralmente riportato, di dar atto che
le risultanze della gestione finanziaria per l’esercizio in corso non
presentano condizioni di squilibrio in relazione alle entrate e spese di
competenza e alla gestione dei residui attivi e passivi ritenendo prevedibili
che tali condizioni potranno essere conservate , con le variazioni che potranno
essere disposte entro il 30 novembre prossimo, di demandar ai responsabili
delle aree funzionali il completamento dei programmi previsti, di dare atto che
attualmente i Responsabili dei Servizi non hanno comunicato la sussistenza o la
non sussistenza dei debiti fuori bilancio riconoscibili ai sensi dell’art. 194
del D. Lgs. n. 267/2000”. Ed ecco le risultanze. Titolo 1 entrate tributarie:
da una previsione iniziale di 2milioni 293mila euro, la proiezione a fine anno
è di 2milioni 92mila euro, con un incasso previsto di oltre il 91%; titolo 2:
contributi e trasferimenti: un milione 509mila euro ed un milione 446 mila euro
rispettivamente le previsioni iniziali e finali; per il titolo 3, invece, i
dati sono di 581mila euro e 321mila euro; uno scostamento maggiore lo si
registra al titolo 4, trasferimenti di capitale e riscossioni di crediti:
15milioni 682mila euro contro le previsioni finali di 9milioni e 447mila euro;
titolo 5, accensioni di prestiti: da 4miloni 974mila euro a 4milioni netti;
titolo 6, servizi per conto terzi: un milione 666mila euro a 499mila euro.
Totale previsioni iniziali 26milioni 708mila euro, previsioni accertamenti al
31/12/2011: 17milioni 808mila euro. Per le spese, dovrebbero calare quelle
correnti, da 4milioni 206mila euro a 3milioni 681mila euro a fine anno; quelle
in conto capitale, da 16milioni 469mila a 9milioni 260mila euro; invariato il
titolo 3 relativo al rimborso dei prestiti, fermo a 4milioni 85mila euro;
servizi per conto terzi calo di previsioni da un milione 666mila a 499mila
euro. Da queste risultanze si evince, dunque, un disavanzo di 281mila euro,
così come indicato anche nell’ultimo Bilancio previsionale approvato.
L’equilibrio economico e finanziario rispetta quanto previsto, pertanto, dal D.
Lgs. n.267/2000 in merito agli equilibri di bilancio. 281mila euro è, dunque,
la quota (di un terzo) del disavanzo di amministrazione (circa 844mila euro)
risultante dal rendiconto 2009, che è stato di conseguenza spalmato sui tre
esercizi successivi. Nessuna contestazione da parte della minoranza, che
esprime voto contrario. Sul punto invece relativo all’approvazione del
regolamento per la costituzione, anche al Comune d’Alife, dei Volontari della
protezione civile, la maggioranza, su indicazioni del capogruppo Marco
Bergamin, ha proposto un suo testo, alla quale la minoranza ha risposto con
delle sterili controdeduzioni, degli “emendamenti” frivoli, così come sono
stati definiti dallo stesso consigliere lettore, enunciati in aula giacché il
gruppo di minoranza non ha partecipato agli inviti della maggioranza ai tavoli
di confronto precedentemente organizzati. “Emendamenti” accolti dalla
maggioranza proprio, e solo perché, non andavano ad intaccare minimamente il
contenuto del testo, ma solo la forma, con qualche ripetizione nel lessico.
Argomento votato, alla fine, all’unanimità.
Pietro
Rossi