CAIAZZO – Quando il frantoio fu posizionato in piazza
Portavetere di Caiazzo, in pieno centro cittadino, non volle cerimonie, né riconoscenze
pubbliche. Così il professor Pasquale Cervo è stato ricordato e ringraziato con
una solenne cerimonia ora che non c’è più, domenica 25 settembre 2011, un “giorno
qualunque”, alla presenza di numerosi cittadini, familiari e amministratori
comunali, proprio come lui voleva. “Una
donazione che mi fu confessata nel 2005 quando mi telefonò e mi accolse a casa
sua – ha raccontato emozionato il sindaco Stefano Giaquinto – Un gesto di generosità nei confronti della
città di Caiazzo che ho apprezzato sin da subito e ho tradotto con fatti,
sostenuto dalla maggioranza, nel febbraio 2007 con una delibera. Oggi
supportato dall’intero consiglio comunale so di aver esaudito la volontà del
prof e la dedico a mia volta ai familiari e ai bambini presenti”. “Il frantoio – secondo il primo cittadino - è
un vero e proprio monumento, è un testimone arcaico del lavoro delle
generazioni che si sono avvicendate intorno ad esso”. “La materializzazione della
nostra identità – ha aggiunto il vicesindaco Tommaso Sgueglia – l’eredità degli affetti, a dirla come Ugo
Foscolo”. “L’attaccamento alla terra
e alla cura della terra è un modello di vita per le future generazioni”, ha
dichiarato il presidente del consiglio comunale Antonino Puorto. Hanno preso
poi la parola Franco De Simone, presidente del Centro di Promozione Culturale,
amico fraterno di Pasquale Cervo, “figlio
del tuo maestro elementare, il fratello del tuo compagno di studi liceali, l’amico
ed estimatore della tua famiglia”. Poi il figlio Alfonso e il fratello Aldo
il quale ha riconosciuto la valenza della scelta unanime dell’amministrazione e
la vocazione olivicola di Caiazzo, città dell’Olio. Nel corso della cerimonia è
stata infatti scoperta una targa a memoria con solenne benedizione officiata da
Monsignor Antonio Chichierchia, parroco della Chiesa cattedrale. “A lei sindaco il merito di aver saputo
cogliere nel deliberare la targa a memoria – ha aggiunto Aldo Cervo – un’aspettativa della cultura caiatina di
base, che in suoi fattivi operatori ha trovato voce e sensibilità”. Tra la
folla anche la moglie, Maria Pannone, l’altra figlia Augusta, tanti nipotini e numerosi
altri parenti. Tra gli amministratori presenti anche Rosetta De Rosa, Antonio
Chichierchia, Stefano De Matteo e Antonio Zaccaro.
C.S.