20 maggio 2011

Concorrenza e basi dei rapporti di mercato nella modernizzazione dell’Uzbekistan. Nel 20mo anniversario dell’indipendenza.



L’economia di mercato, indipendentemente dal grado della sua maturità e dalle peculiarità dello sviluppo, necessita la presenza della competitività. Allo stesso tempo con lo sviluppo dell’economia di mercato si modificano e perfezionano i metodi della concorrenza. Col rafforzamento del carattere monopolista dell’economia avviene, invece, la limitazione della concorrenza. Le società in questo caso preferiscono non entrare in lotta con i concorrenti, ma al contrario, si mettono d’accordo con loro per spartirsi pacificamente il mercato. Così facendo essi limitano il meccanismo della concorrenza che assicura lo stimolo dell’innovazione e, alla fine, la crescita dell’economia e del benessere della popolazione. Per questa ragione è necessario il ricorso ad azioni da parte dello stato per creare e sviluppare un ambiente di concorrenza che si rifletta nella politica antimonopolistica nel paese. Come dimostra l’esperienza e la prassi mondiale, il regolamento e sostegno alla concorrenza sul mercato rientra negli obiettivi della politica per l’incentivazione dello sviluppo e della crescita di competitività delle imprese e delle industrie in generale. A seguito del rafforzamento della concorrenza sui mercati mondiali nell’ultimo decennio un’attenzione particolare è stata rivolta alla risoluzione delle questioni relative alla competitività legate direttamente alle trasformazioni contemporanee e alle peculiarità dell’economia mondiale e dei rapporti economici a livello internazionale. Nello stesso tempo, sotto l’influsso della globalizzazione della vità economica, tipi e metodi di concorrenza, modalità di raggiungimento della competitività, si modificono in modo radicale a seguito di cambiamenti che avvengono nella produzione mondiale e sui mercati dei capitali internazionali. La concorrenza di oggi, formata sotto l’influsso della globalizzazione economica, è caratterizzata dalle seguenti peculiarità: una vasta gamma di interessi delle parti in concorrenza, la considerazione di vari parametri di concorrenza (costi, qualità, tempo, “know-how”, situazione finanziaria, barriere del mercato); la diversità di indirizzi (sui mercati commerciali, nell’ambito delle risorse, tra vari concetti imprenditoriali); il dinamismo dei cambiamenti di statuto dei concorrenti e il rapporto delle forze sul mercato; la superiorità dei metodi di concorrenza non legati ai prezzi su quelli basati sui prezzi. Attualmente i processi di globalizzazione portano al rafforzamento della concorrenza internazionale perche alle società nazionali che competono tra di loro sul mercato interno si aggiungono anche forti concorrenti stranieri. Al fine di risolvere tali questioni e migliorare gli indici economici per rafforzare la competitività vengono adottate misure per perfezionare i settori prioritari e la produzione tramite l’uso di un ricco potenziale di risorse naturali e per indirizzarli verso l’esportazione, sviluppare e consolidare il potenziale delle esportazioni nel paese. Sono aspetti importanti di oggi quelli della creazione delle condizioni per una concorrenza sana nella Repubblica dell’Uzbekistan e la realizzazione delle riforme economiche che coinvolgano i soggetti economici alla concorrenza tramite l’ampliamento della loro indipendenza. Come ha segnalato il Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan, Islam Karimov, (nella foto)“... le circostanze che cambiano dinamicamente, le esigenze e le dure forme di concorrenza sui mercati regionali e mondiali condizionano oggettivamente la necessità di un ulteriore approfondimento delle riforme economiche”. Qui c’è ancora una moltitudine di questioni non risolte relative alla rinuncia agli stereotipi del sistema distributivo e amministrativo del passato, all’ulteriore limitazione dell’interferenza dello stato nell’economia, all’assicurazione di garanzie efficaci alla libertà dell’imprenditoria, all’abolizione di ostacoli esistenti a uno sviluppo dell’economia e dell’attività imprenditoriale stabile e alla creazione di un’infrastruttura di mercato di qualità.” I monopoli, conservati fino ad oggi in Uzbekistan e presentati in forma di associazioni, enti, aziende ed imprese, sono le naturali strutture monopolistiche che fanno parte dei ministeri ed i dipartimenti settoriali. Gli ostacoli amministrativi che sussistono in forma di un sistema obsoleto di distribuzione dei prodotti e le materie prime come i limiti ed i fondi, il rilascio delle autorizzazioni, le licenze, i certificati per lo svolgimento delle attività di commercio, creano ulteriori opportunità per le tendenze al monopolio. Basandosi su questo fatto, considerando l’esperienza dei paesi sviluppati, per creare un efficiente ambiente concorrenziale in Uzbekistan è necessario attuare i seguenti provvedimenti:

- L’eliminazione di vari manifestazioni del monpoli di stato nel settore dell’economia. Per questo sono necessari le riforme istituzionali volte a creare condizioni rispettivamente favorevoli per lo sviluppo di imprenditorialità e il miglioramento della gestione dell’economia dello stato;

- La prevenzione dell'eventuale abuso da parte dei monopoli naturali delle loro posizioni privelegiate. Le istituzioni pubbliche devono garantire lo sviluppo della concorrenza. Senza questo è impossibile realizzare le innovazioni efficaci, garantire i bassi costi, l’alta qualità dei prodotti, in altre parole, è necessario aumentare la competitività di tutta l’economia.

Durante i primi anni della transizione dell’Uzbekistan verso l’economia di mercato sono stati presi seri provvedimenti, volti a formare e consolidare l’ambiente competitivo nel paese, creare la base organizzativa giuridica e normativa legislativa. In particolare, sono stati adottati la Legge “Sulla restrizione delle attività monopolistiche” (agosto, 1992), la Legge “Sulla restrizione delle attività monopolistiche sui mercati dei beni e la concorrenza” (27 dicembre 1996), Legge “Sulla tutela dei diritti dei consumatori” (aprile, 1996). Per l’attuazione delle misure per contrastare il monopolio in Uzbekistan nel 1992 è stato creato il Comitato per la demonopolizzazione e lo sviluppo della concorrenza. Nel 2000 il Decreto Presidenziale “Sulla istituzione del Comitato Statale per la demonopolizzazione e sviluppo della concorrenza” l’organo è stato rimosso dalla composizione del Ministero delle Finanze e trasformato in una struttura antimonopolio indipendente. Dopo, al fine di un ulteriore miglioramento delle attività del Comitato, con il Decreto del Presidente del 30 aprile 2005, è stato trasformato nel Comitato Statale per la demonopolizzazione e il sostegno della concorrenza ed imprenditorialità. Una delle direttrici prioritari della politica di antimonopolio dell’Uzbekistan è la prevenzione e la lotta contro gli abusi da parte delle aziende-monopoliste dei loro poteri vantaggiosi. A tal fine viene tenuto il pubblico registro delle aziende monopoliste il quale tiene conto di tutte le società che hanno la posizione dominante nei vari settori. Tuttavia, come abbiamo notato prima, sotto l’influenza della globalizzazione della vita economica accade la mutazione delle forme e dei metodi della concorrenza, dei modi di raggiungimento della competitività. Per questo motivo è neccessario attuare serie misure per sviluppare l’ambiente competitivo durante gli ulteriori approfondimenti, il miglioramento e la liberalizzazione dello sistema della gestione economica. I provvedimenti per lo sviluppo dell’ambiente competitivo nella nostra repubblica sono volti ad approfondire le riforme di liberalizzazione dell’economia. Inoltre, nelle condizioni della crisi finanziaria ed economica mondiale, il compito urgente è quello di garantire la competitività dei nostri prodotti sul mercato mondiale. Questo problema viene affrontato con ilProgramma Anticrisi per il periodo 2009-2012, nel quale viene sottolineato che “...l’attuazione delle misure concrete volte a sostenere le aziende-esportatrici per garantire la loro competitività sui mercati esteri nella condizione del netto peggioramento della congiuntura attuale, la creazione degli ulteriori incentivi per le esportazioni, in particolare:

- L’assegnazione di crediti agevolati per la ricostituzione del capitale circolante fino a 12 mesi ad un tasso non superiore al 70 % del tasso di rifinanziamento della Banca Centrale.

- La proroga fino all’anno 2012 dell'esenzione da versamento al bilancio di tutti i tipi di tasse e imposte, tranne l’IVA, alle aziende con gli investimenti esteri, specializzati nel processo di produzione di prodotti finiti;

- Ristrutturazione dell’ammontare del debito scaduto e corrente sui prestiti bancari e cancellazione della penalità di pagamento nel bilancio e la concessione di altre agevolazioni e preferenze importanti.

La realizzazione di tali interventi efficaci, in ultima analisi, creerà l’oportunità per un’ulteriore rafforzamento del contesto competitivo nel nostro paese.

Nasarova Rano

Docente all’Università Statale di Economia di Tashkent