18 gennaio 2011

L’assessore all’ambiente Chichierchia: “I sacchetti devono essere si biodegrabili ma anche compostabili…”


CAIAZZO. Sembra strano, data la finalità della legge di adeguamento alla legislazione europea, che vieta anche in Italia la produzione delle buste di plastica, eppure le associazioni dei consumatori hanno espresso diverse perplessità su qualche punto, sebbene ne condividano gli obiettivi di difesa ambientale. Anzitutto, sul rinvio, voluto dal governo, con il decreto milleproroghe, che scaglionerà il divieto, secondo le dimensioni delle aziende commerciali in oggetto. Per tutte, infatti, è prevista la possibilità di smaltire la scorte, ma con date ultimative differenti. Per le grandi catene di distribuzione (gdo), il divieto assoluto scatterà dopo il 30 aprile, mentre le altre aziende commerciali avranno tempo fino a fine agosto, cioè quella di media distribuzione, presenti anche a Caiazzo. E, addirittura, per i piccoli negozi, ci sarà tempo fino a dicembre, per smaltire le scorte. Le associazioni avrebbero desiderato tempi più celeri, per adeguarsi alla normativa europea. Altra nota critica è il sostituto delle ormai vecchie buste di plastica. Le associazioni dei consumatori denunciano che le buste sostitutive avrebbero un prezzo che oscillerebbe tra i 5 e i 30 centesimi ciascuna, peraltro ingenerando profonda confusione tra i consumatori, data la scarsa chiarezza sulle loro caratteristiche. Per questo le associazioni chiedono che il governo prenda atto della necessità di una maggiore informazione al riguardo, per rendere i consumatori più consapevoli. A tentare di fare chiarezza sulla questione ci ha provato anche l’assessore all’Ambiente di Caiazzo, Antonio Chichierchia (nella foto), che è tornato venerdì sera da Orvieto per presentare durante una conferenza stampa nazionale, le nuove buste fatte di Mater –Bi in materiale biodegradabile, ma anche e soprattutto compostabile, cioè facilmente smaltibile nelle discariche: “C’è un po’ di confusione in merito ai sacchetti da utilizzare per la spesa. Infatti ribadisco il concetto, non basta che siano solo biodegrabili, ma devono essere soprattutto compostabili. Se la gente viene al Municipio può tranquillamente ritirare i kit e provare la differenza dei sacchetti in Mater – Bi e quelli che vengono rilasciati dai commercianti” Così l’assessore ha spiegato durante il suo intervento, l’utilità e la funzionalità dei Mater -Bi.

c.s.