29 ottobre 2010

IL PIANO REGIONALE DEL LAVORO PRESENTATO A CASERTA DALL’ASSESSORE NAPPI.


CASERTA. Uscire da una logica puramente d’assistenza e creare opportunità di lavoro e di formazione sul nostro territorio, questo sembra essere l’intento con cui, in anteprima a Caserta, è stato presentato il Piano Regionale del Lavoro dall’Assessore della Regione Campania al Lavoro, Formazione e Orientamento professionale Severino Nappi insieme con il suo omologo alla Provincia Assessore Gerolamo Cangiano e con il Dott. Michele Raccuglia Responsabile dell’Area Italia meridionale Ionica di Italia Lavoro. Dalle Parole dell’Assessore Cangiano si tracciano le linee guida di orientamento di questo piano regionale per il lavoro: “ Un piano rivolto a giovani e alle donne. Abbiamo contribuito alla stesura di questo piano collaborando in maniera diretta con l’Assessore Nappi e questo ha reso possibile il tenere conto di esigenze e necessità specifiche del nostro territorio. Si propone in questo piano un’idea nuova di formazione più diretta. Dobbiamo immaginare un piano di rilancio occupazionale in questa provincia non soltanto ammortizzatori sociali”. L’Assessore Nappi, nel suo intervento di presentazione del piano, pone l’accento: “ Da Caserta partiamo per un primo confronto sulle cose da fare. In Campania c’è una situazione complicata e difficile qualcosa che non funziona strutturalmente parlando, dobbiamo costruire regole per il mercato del lavoro, altrimenti anche le cose buone fatte in questi anni si perdono nella mancanza di programmazione, si tratta di prendere il meglio da ciascuno di noi e metterlo a sistema. Dobbiamo spiegare in una prima fase le ragioni delle misure che si prendono e che gli obiettivi che ci prefiggiamo non nascono dal caso ma dalla condivisione e dalle specificità territoriali come le provincie. Ci rivolgiamo a piccole e micro imprese che costituiscono il 92% del tessuto della nostra Regione. Misure facili, possibilmente a sportello, e un tavolo di monitoraggio per gli strumenti operativi che metteremo in campo. Il 50% delle risorse che metteremo in campo sarà destinato alle donne, ma pensiamo anche a dei dottorati in azienda per creare sinergia tra Università e mondo del lavoro. Il Piano è uno strumento amministrativo ma modulabile pertanto passibile di modifiche in corso d’opera”.

Maria Teresa Rossi