24 settembre 2010

Castel Campagnano – Cesarano. Due giorni senz’acqua.


Per far fronte alle esigenze della popolazione nel capoluogo e nella frazione campagnanese arrivano i carri botte potabili dei Vigili del Fuoco, nella frazione caiatina… chissà. Per consentire l’effettuazione di importanti lavori di manutenzione nella galleria sottostante i monti tifatini, dove pare si registrino notevoli perdite della condotta fatiscente, con immaginabile rischio di infiltrazioni nocive per la salute umana, dalle ore 8,30 di mercoledì 22 alle 20 (orario programmato, ovviamente suscettibile di variazioni migliorative per l’utenza, è prevista la sospensione dell’erogazione nelle zone basse di Castel Campagnano e della frazione Squille, in Cesarano di Caiazzo e, lungo il tratto intermedio, nelle zone prospicienti la strada provinciale Piana Castel Campagnano. Per limitare i comprensibili disagi dell’utenza, su richiesta della prefettura, tempestivamente sensibilizzata dall’amministrazione comunale di Castel Campagnano, nella piazza del capoluogo e in quella della frazione, per tutta la durata del black out è programmato lo stazionamento di appositi carro botte con acqua potabile, che i Vigili del Fuoco si preoccuperanno di distribuire all’utenza domestica, mentre quella industriale e il centro medico “Oasi” hanno potuto concordare l’approvvigionamento diretto, sempre a cura dei benemeriti Pompieri. Attraverso un comunicato del primo cittadino, dottor Giuseppe Di Sorbo, l’amministrazione campagnanese ha minuziosamente edotto per tempo l’utenza, mentre, a quanto lamentato da alcuni residenti, nell’ambito caiatino solo nelle ultime ore si è visto qualche svolazzante e non esauriente avviso dal quale si evince che l’acqua mancherà, ma non se è stata predisposta qualche alternativa per alleviare i disagi della malcapitata utenza. Frangente particolarmente grave soprattutto in considerazione della prerogativa rurale di un ambito dove, nonostante le stangate locali, territoriali, governative e comunitarie, ancora sono presenti migliaia di capi di bestiame che in qualche modo bisognerà pur dissetare. Per le immaginabili esigenze domestiche, invece, molti degli utenti edotti per tempo, hanno avuto la possibilità di approvvigionarsi in qualche modo nei giorni precedenti, mentre tutti gli altri avranno la…sgradita sorpresa direttamente quando si ritroveranno a secco. E cominceranno ad imprecare… Tutto ciò perché, a quanto spiegato da un professionista del settore, mai nessun politicante si è attivato per invocare dal consorzio erogatore, per l’intera comunità interessata, l’allacciamento a monte della galleria, lungo la condotta adduttrice proveniente dal Biferno e che attraversa la zona del Monte Alifano (contiguo a Cesarano, Caiazzo, Squille e Castel Campagnano) per portare l’acqua verso il litorale campano e l’ambito partenopeo. Per tale incongruenza, quindi, la rete idrica dell’ambito “de quo”, viene alimentata da una condotta di ritorno, altrimenti la chiusura della condotta a valle non avrebbe determinato alcun disagio per l’utenza “a monte”, a meno che non si debba pensare che mai nessuno si è preoccupato di far apporre a valle dell’ambito caiatino - campagnanese e a monte della galleria una idonea “saracinesca”. Ma questo naturalmente, mai nessun politicante lo rivelerà a nessun elettore. Graditissima sarebbe, ovviamente, una circostanziata smentita…


Fonte: teleradionews