04 febbraio 2010

Anche Piedimonte ha il dovere morale di non dimenticare.


PIEDIMONTE MATESE. E' stata rinnovata anche quest’anno la proposta di intitolare una strada, una piazza o un parco cittadino ai Martiri delle Foibe. In tanti comuni italiani, questa decisione è stata già presa. La richiesta è partita da Andrea Boggia (nella foto), dirigente della Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà. " Perché qui non se ne discute neppure?, dice il giovane, con la legge 92 del 30 marzo 2004 il Parlamento italiano ha istituito il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. L’attuale amministrazione comunale, continua Boggia, ad onor del vero, dopo le sollecitazione della allora Azione Giovani, da due anni orsono coinvolge le scuole in progetti di memoria per la giornata del 10 Febbraio. Ma c’è ancora da fare. Infatti, aggiunge Boggia, è necessario ai fini educativi e morali che il ricordo delle vittime delle violenze anti-italiane nel silenzio dei comunisti italiani dell’epoca sia imperituro. quella drammatica pagina della storia nazionale deve trovare spazio nella memoria collettiva non solo per un giorno all’anno. L'occupazione jugoslava, che a Trieste durò quarantacinque giorni - ricorda il dirigente di G.I. - fu causa non solo del fenomeno delle foibe, ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi; in Istria, a Fiume e in Dalmazia, invece, la repressione jugoslava costrinse oltre 300 mila persone ad abbandonare le loro case per fuggire dai massacri e poter mantenere la propria identità italiana. Spero - conclude Andrea Boggia- che l'amministrazione comunale valuti concretamente la proposta. La storia repubblicana ha troppo a lungo dimenticato, o finto di dimenticare. “Via Martiri delle Foibe” indicherebbe un passo in avanti verso la verità anche per Piedimonte Matese.


Pietro Rossi