27 gennaio 2010

Rilancio della filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP.


Caserta. L’ audizione di oggi presso la Camera dei Deputati per affrontare le difficoltà incontrate dalla filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP, ci ha permesso,dichiara il Direttore della Coldiretti Caserta Marcello De Simone, di evidenziare in maggior dettaglio quanto già emerso in occasione delle passate Audizioni effettuate dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati . La congiuntura sfavorevole degli ultimi anni ha segnato in modo negativo tutte le attività connesse alla filiera della Mozzarella di bufala campana DOP. La corsa al ribasso del prezzo del prodotto DOP per inseguire i mercati della grande distribuzione ci ha spinto a chiedere interventi urgenti condivisi dalla Commissione e non ancora attivati che possono tra gli altri essere così sintetizzati:
a) mantenimento dell’attuale disciplinare della mozzarella di bufala campana DOP;
b) miglioramento del funzionamento del relativo Consorzio di tutela che preveda:
1) il controllo obbligatorio degli allevatori che conferiscano latte di bufala per la produzione di mozzarella di bufala campana con metodologie diverse da quelle attuali e la loro iscrizione al consorzio, al fine di estendere la certificazione DOP e le sue garanzie di qualità a tutto il ciclo produttivo e a tutti gli attori della filiera;
2) divieto assoluto di iscrizione al consorzio di organismi di intermediazione nella commercializzazione del latte di bufala DOP anche se cooperative;
3) revisione del sistema dei controlli che al momento non garantiscono la tracciabilità del prodotto finito;
c) garanzia di una equa rappresentanza della parte agricola negli organi sociali del
Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana DOP.
Quanto accaduto in questi anni ha prodotto anche danni superiori per l’approccio disordinato di tutti gli attori, che convinti di avere una soluzione che li avvantaggiava, hanno tralasciato di curarsi del resto della filiera e soprattutto della tutela del prodotto DOP, vero motore di tutto il comparto. Abbiamo sempre ritenuto che dalla difesa del DOP e dalla sua ancora maggiore qualificazione si può impostare un rilancio del comparto su basi solide. E’ nostra convinzione che sia necessario impostare un programma condiviso che affrontando tutti i temi sul tavolo e porti alla stesura di un vero accordo quadro siglato da tutte le rappresentanze della filiera e dalle Istituzioni. Siamo convinti che il rilancio e lo sviluppo del comparto potrà avvenire solo se, di comune accordo, Istituzioni e imprenditori definiscano regole nuove e certe della produzione e commercializzazione dei prodotti del comparto. Per perseguire l’obbiettivo della riscrittura delle regole, Coldiretti ha chiesto l’immediata convocazione del tavolo ministeriale.


Pietro Rossi