Mondragone. Si terrà martedì 29 dicembre alle ore 16 presso la Sala Conferenze del Museo Civico il Tavolo di Concertazione con il Terzo Settore, ovvero con i rappresentanti e gli esponenti di Cooperative e Consorzi Sociali, Sindacati, Associazioni No Profit, dell'Azienda Sanitaria e di quanti operano nel vasto mondo del volontariato. L'incontro, promosso dall'Ambito Sociale C9 ovvero dai Comuni di Mondragone, Carinola, Cellole, Falciano del Massico e Sessa Aurunca, ha come scopo quello di condividere la nuova programmazione triennale in materia sociale, che partirà dal 1° gennaio 2010, con tutti gli attori del Terzo Settore ovvero con tutti queglio peratori che operano ogni giorno sul territorio in settori come l'assistenza agli anziani, ai disabili, nel contrasto alle tossicodipendenze, al sostegno dei minori.
"Si tratta di un incontro operativo" commenta l'Assessore Alessandro Rizzieri (nella foto)"che vuole coinvolgere tutti gli operatori del Terzo Settore. Con il varo del Piano Sociale Regionale 2009/2011, siamo posti di fronte ad una sfida complessa ma avvincente in quanto dovrà prevedere un programma di interventi sociali unico per tutti i Comuni dell'Ambito e che ci accompagnerà per tre anni. Questo significa che è necessario uno sforzo corale per individuare i bisogni del territorio e organizzare risposte concrete ed efficaci che portino alla soluzione dei diversi problemi. Non sarà più possibile, dal 1° gennaio 2010, per un singolo Comune operare autonomamente nel campo dei servizi sociali. Le azioni di risposta al disagio devono essere organizzate sempre e solo a livello di Ambito e con tale parola non voglio indicare solo e soltanto il livello istituzionale, ovvero i cinque comuni, ma tutti quanti operano nel settore. Per questo si rende necessario una partecipazione ampia di tutti i soggetti coinvolti, per far parte di un processo democratico e partecipativo di programmazione"
"Si tratta di un incontro operativo" commenta l'Assessore Alessandro Rizzieri (nella foto)"che vuole coinvolgere tutti gli operatori del Terzo Settore. Con il varo del Piano Sociale Regionale 2009/2011, siamo posti di fronte ad una sfida complessa ma avvincente in quanto dovrà prevedere un programma di interventi sociali unico per tutti i Comuni dell'Ambito e che ci accompagnerà per tre anni. Questo significa che è necessario uno sforzo corale per individuare i bisogni del territorio e organizzare risposte concrete ed efficaci che portino alla soluzione dei diversi problemi. Non sarà più possibile, dal 1° gennaio 2010, per un singolo Comune operare autonomamente nel campo dei servizi sociali. Le azioni di risposta al disagio devono essere organizzate sempre e solo a livello di Ambito e con tale parola non voglio indicare solo e soltanto il livello istituzionale, ovvero i cinque comuni, ma tutti quanti operano nel settore. Per questo si rende necessario una partecipazione ampia di tutti i soggetti coinvolti, per far parte di un processo democratico e partecipativo di programmazione"
c.s.