Grazzanise. E’ ormai campagna elettorale aperta a Grazzanise. E mentre le opposizioni si organizzano per cercare di detronizzare il sindaco uscente dott. Enrico Parente (e trovano anche il tempo di litigare: querelle D’Abrosca – Pezzera, dalle parti di Liberazione Democratica), il sindaco ostenta sicurezza e tranquillità. E ne ha forse ben d’onte. Cinque liste per la prossima campagna elettorale gli fanno senz’altro gioco: “ma vedrete si ridurranno a tre”, prevede Parente. “La prossima settimana – anticipa il sindaco a primapaginaitaliana – ci sarà una riunione di maggioranza proprio per scegliere il prossimo candidato a sindaco”. Il dott. Enrico Parente, avendo cumulato due mandati sindacali, è infatti ineleggibile. Sono tre le persone papabili, ci dice il sindaco. “Saranno vagliate tre posizioni di altrettante persone”; non sarà valutato il solo bagaglio di voti di ciascuna di queste, ma le doti di leadership e di buon coordinatore dell’intero gruppo. E in quanto alle voci che circolano in giro circa la possibile candidatura di una persona di famiglia (la moglie o un figlio), il dott. Parente fuga ogni dubbio in proposito: “sarà un’ipotesi da ultima spiaggia”. Dunque, remota, ma non esclusa del tutto. Sarà fatto ogni sforzo onde evitare ‘di dare in pasto’ all’elettorato una persona di famiglia: “questa cosa – dice il dott. Parente – mi costringerebbe a lavorare il doppio”. Ma lo stesso Enrico Parente sarà della partita: “mi candiderò come consigliere”. Sindaco ma non pensa che questa circostanza possa prestare il fianco ad attacchi degli oppositori? Insomma: si potrebbe ipotizzare una sua figura di sindaco-ombra della futura amministrazione, se le urne dovessero dare ragione alla sua lista.“Avendo acquisito una decennale esperienza amministrativa – ha riposto Parente – non vedo perché non metterla disposizione della prossima amministrazione”. Il numero delle liste che si stanno allestendo le fanno gioco… “in un certo senso si. Ma vedrà che si ridurrano a tre sole. In ogni caso daremo 600 – 800 voti di scarto alla seconda lista, con qualsiasi capolista dovesse presentarsi, e qualunque sarà il nostro capolista”. Sindaco avete già deciso per il simbolo? Riproporrete la Svolta? “Si. Oramai la gente si è abituata al simbolo. E le devo dire che c’è anche meno possibilità di errori da parte dell’elettorato nell’esprimere il voto. Poi si è creata quasi una tradizione sul simbolo ‘La Svolta’”. Un poco come le ‘spighe di grano’? “Si”.
Antonio Gaudiano