03 aprile 2009

Ambasciatrice Pace Ginocchio ammonisce: Cari candidati fare politica significa servire la comunità ed in particolare i poveri...


Alife. "Quanti e tanti sono i problemi che assillano la nostra provincia e la nostra città in particolare, ma noi, siamo capaci di vederli e da che parte stiamo"? In vista delle prossime amministrative ad Alife, scende in campo la caparba donna della Pace impegnata, stiamo parlando della Testimonial ed Ambasciatrice internazionale della Pace Agnese Ginocchio pluripremiata per il suo impegno civile, che con queste parole lancia un appello ai neo-candidati delle prossime elezioni comunali che si terranno nel comune matesino di Alife, di cui ella é nativa. "Scendete nelle piazze, fatevi sentire, basta con queste riunioni segrete, entrate nelle case della povera gente, non di quella ricca ma di quella povera. Se proprio volete riunirvi riunitevi nelle case dei poveri e discutere di cose serie, largo al valore della Democrazia che significa dare voce a tutti e al popolo in particolare. Vi siete resi conto quanti poveri ci sono ad Alife? Se continuate a riunirvi sempre nelle case dei benestanti non potete capirlo. Poi pensiamo a festeggiare la Pasqua e a sgozzare gli agnelli... Ma fatemi il piacere. C'é gente che vive e convive nel degrado, c'é gente sola e abbandonata al proprio stato, c'é gente che non riesce neanche a fare un pasto quotidiano. Questa purtroppo é una realtà amara e triste che fa parte della storia della nostra beneamata città romana. Si, forse é anche vero che alcuni di questi poveri sprecano in maniera sconsiderata quel poco che hanno, ma ciò é dovuto anche al fatto che in queste famiglie prevale l' ignoranza e la mancata educazione civile. Molte di queste persone vivono ancora come da selvaggi, avrebbero bisogno di cure, di essere assistite, seguite da vicino ed educate a gestire in maniera responsabile le poche risorse che hanno (se le hanno). Ma a chi vuoi andare a dire queste cose, se neanche i vicini che sanno e fanno finta di non sapere, se ne curano? Dove dunque il valore della condivisione ed il senso della solidarietà? "Sto bene io" me ne frego del prossimo..". Questa purtroppo é la cultura dominante nella nostra società: L'Indifferenza, vera piaga sociale. Dunque, quale programma politico volete adottare per Alife? Se non si pensa prima a risolvere questo stato di cose che non va. Lancio l'appello: facciamo una raccolta fondi e anziché perderci in chiacchiere cerchiamo piuttosto di realizzare obiettivi concreti. Meno sprechi di parole e più compassione. Fa male vedere tanta gente ridotta quasi ad uno stato -ma che stato - se non é stato, in un misero stato di povertà e di miseria. Ci si sente impotenti perché non si é in grado di risolverne i problemi. Questa non é vita. Il programma politico deve consolidarsi e convergere sui principi sociali e basilari di solidarietà, di pari opportunità e di Pace. E' bene che ci si svegli e ci si aggiorni in particolare su queste tematiche. E' ora di dare una svolta ad Alife & d. Dare una svolta significa cambiare mentalità e difendere il valore della Democrazia. Aprirsi e uscire da queste mura che circondano come paraocchi il nostro modo di concepire le cose e la vita. Ma quale vita e quale politica allora? Fare politica nel nome della Legalità"- incalza l' Ambasciatrice della Pace- " significa servizio, servire i poveri, difendere i diritti di ogni singolo cittadino, farsi carico dei suoi problemi e cercare di risolverli, dare voce infine a chi non ne ha. Fare politica non é cosa da poco, chi per caso si sia fatto l'idea di candidarsi solo per raggiungere il proprio prestigio personale é meglio che retroceda e si faccia da parte. Fare politica significa raggiungere un' intesa con la comunità, nella piena consapevolezza che la propria vocazione politica é sacrificio, 'impegno' innanzitutto verso il prossimo a perseguire quest' obiettivo con vero spirito di altruismo e di abnegazione. Possedere insomma un grande senso di umanità e di fratellanza, di solidarietà, di Pace e di Giustizia sociale. Senza questi principi non può esserci ne politica ne futuro. Se necessario dare la propria vita per la difesa della comunità. Il senso del fare politica lo si apprende attraverso l'esperienza che si acquisisce con il tempo a contatto con la gente ed immedesimarsi nelle loro vicissitudini quotidiane innanzitutto, imparare dalla storia di ognuno. Grande lezione di civiltà, per captarne il metodo da perseguire, potrebbe essere quella di imparare a leggere nei segni dei tempi, nella sofferenza del prossimo e poi interrogare la propria coscienza e domandarsi: cosa posso fare io per restituire alla mia gente serenità e sicurezza? Questa sì che potrebbe essere una grande lezione dalla quale attingere carica e forza necessaria per amministrare con carisma, generosità e docilità l'intera comunità. Svolgere infine con parsimonia questo arduo incarico dal quale dipende il futuro dell'uomo e che se fatto bene restituisce dignità e rispetto all'umanità afflitta dai mali e infermità ". "Cari neo-candidati" - conclude la Testimonial della Pace-" fare politica é davvero cosa seria e significa servire la comunità ed in particolare i poveri...Ognuno di voi si faccia l'esame di coscienza e se si sente all'altezza di abbracciare questa causa scenda in campo e faccia la sua parte, o altrimenti retroceda!".


Fonte:comunicato stampa