COMUNICATO STAMPA
Un nuovo importante riconoscimento è stato conferito al senatore matesino del Popolo della Libertà Carlo Sarro. L’ex sindaco di Piedimonte Matese è stato, difatti, nominato dal capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri in seno alla Commissione Antimafia, il più importante organo bicamerale del Parlamento Italiano, al fianco dei massimi esponenti nazionali del centrodestra che siedono tra i banchi di Palazzo Madama, come l’ex Ministro degli Interni Beppe Pisanu, in pole position per ricoprire la carica di presidente dell’Antimafia, l’ex sottosegretario alle Riforme nel I Governo Berlusconi Carlo Vizzini, attuale presidente della I Commissione permanente Affari Costituzionali del Senato, della quale anche Sarro è componente, e dell’ex presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama Antonino Caruso. La nomina a componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare è un ulteriore premio del lavoro, oltre che della profonda preparazione e competenza professionale, svolto sin qui dal senatore matesino per il quale è il quarto incarico di prestigio da quando, lo scorso maggio, è stato eletto in Senato quale rappresentante dell’Alto Casertano. Sarro è, difatti, oltre che membro della I Commissione permanente Affari Costituzionali, anche segretario sia della Giunta delle Elezioni e della Immunità Parlamentari, che concede o nega le autorizzazioni a procedere nei confronti dei parlamentari e si interessa anche delle guarentigie in favore degli stessi, che del Comitato permanente per i procedimenti di accusa che si occupa della messa in stato d’accusa dei presidenti della Repubblica. Ma la sua designazione nella Commissione Antimafia è anche il segno tangibile dell’attenzione riservata quotidianamente sia dal Governo Berlusconi che dall’intera maggioranza del centrodestra alla questione criminalità che, da mesi, è esplosa nuovamente in tutta la sua gravità nella provincia di Caserta che, d’ora in poi, sarà rappresentata proprio da Sarro nel massimo organismo bicamerale che verifica, tra l’altro, l'attuazione della legge 13 settembre 1982, n. 646, e successive modificazioni, e delle altre leggi dello Stato, nonché degli indirizzi del Parlamento, con riferimento al fenomeno mafioso; l’attuazione della normativa riguardante i collaboratori e i testimoni di giustizia nonché di quella relativa all’applicazione del regime carcerario alle persone imputate o condannate per delitti di tipo mafioso; accertare la congruità della normativa vigente, formulando proposte di carattere legislativo e amministrativo ritenute opportune per rendere più coordinata e incisiva l'iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali e più adeguate le intese internazionali concernenti la prevenzione delle attività criminali, l'assistenza e la cooperazione giudiziaria; accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni; verificare l’impatto negativo delle attività delle associazioni mafiose sul sistema produttivo, con particolare riferimento alla libera concorrenza e alla trasparenza della spesa pubblica comunitaria, statale e regionale; verificare l’adeguatezza delle norme sulle misure di prevenzione patrimoniale, sulla confisca dei beni e sul loro uso sociale e produttivo; svolgere il monitoraggio sui tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali, verificando l’efficacia delle disposizioni concernenti in particolare lo scioglimento dei consigli comunali e provinciali e la rimozione degli amministratori locali; riferire al Parlamento al termine dei suoi lavori, nonché ogni volta lo ritenga opportuno e comunque annualmente. La Commissione Antimafia, infine, procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria.