28 agosto 2008

Centurano, manca l’acqua nella fontana di via Giulia, la denunzia di Terra Nostra.


CASERTA – Dall’Associazione culturale “Terra Nostra” parte una nuova denunzia. La fontana di via Giulia non ha più acqua. Parafrasando si potrebbe dire che “l’acqua è poca e la papera non galleggia”. La storica via Giulia che collega Caserta ai ponti della Valle ha da sempre una fontana a cui il peregrin, il villano e tutti gli assetati si servivano. Nell’epoca delle acque minerali imperanti, molti non rinunciano a bere dal rubinetto specie per strada. Da sempre i cittadini si fermano nella piazzetta San Giuseppe a riempire bottiglie e tanniche servendosi della fonte che il barbiere Vigna di Centurano riuscì a strappare al re borbone, come recita la lapide messa a guardia del sito. “L’acqua pubblica senza imballaggi di plastica è una risorsa sociale” – ha affermato Pasquale COSTAGLIOLA, Presidente di Terra Nostra – “che andrebbe tutelata facendo le analisi e rendendole pubbliche soprattutto dopo le notizie di contaminazioni dei rubinetti da colibatteri. Ma la fontana di Vigna e del Re prende alimento dall’acquedotto e non dovrebbe avere problemi per gli utenti, solo che il rubinetto non scorre. Dall’inizio dell’estate si sono verificati problemi per l’acqua. Prima è stata asportata la canna, poi, rimesso il tubo, si è visto scorrere uno stentato filo di liquido. Molte le proteste della gente ma nessuna risposta. La causa della penuria” – sottolinea Costagliola – “è della Napoletana Gas che ha praticamente chiuso le condutture. La paura è la dispersione dell’acqua ma ciò è un falso problema per Centurano, visto che la fontana funziona a scatti. D’altra parte, tanta solerzia e risparmio meriterebbero ben più concreti bersagli, come, ad esempio, piazza Carlo III dove si verificano cospicue perdite d’acqua senza controllo alcuno. Intanto la gente, che usa riposarsi sotto gli alberi che stendono le chiome da parco Schiavone” – avverte l’ambientalista – “sta raccogliendo le firme per una petizione per il ripristino del flusso normale dell’acqua. Le firme vengono raccolte dal bar e dalla macelleria di piazza San Giuseppe con l’aiuto di Terra Nostra. Visto che Terra Nostra ha le sue basi proprio in Centurano è d’obbligo che venisse interpellata anche per questa faccenda che non è così minore, considerato che il problema dell’acqua pubblica” – ha concluso Costagliola – “oramai è diventato centrale ai nostri giorni. Sarebbe auspicabile un incentivo al consumo dell’acqua delle fontane, come accade a Milano ma il presupposto è che le fontane scorrano”.


NUNZIO DE PINTO