Piedimonte Matese .Presso la sede della Comunità Montana del Matese, si è svolto un Convegno sulle strategie per il rilancio del Matese a cui hanno preso parte il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Garigliano, dott.ssa Vera Corbelli, funzionari dell’Autorità, l’Assessore al dissesto idrogeologico prof. Angelo Ferrazzano ed il dott. Fabrizio Pepe Presidente della Comunità Montana del Matese(nella foto) . Il Convegno ha riguardato i contenuti dell’intesa di programma stipulata tra i due Enti, relativa allo sviluppo di uno Studio di fattibilità per la realizzazione di azioni finalizzate al governo del sistema fisico-ambientale con particolare riguardo alle risorse acqua, suolo ed ambiente. Il territorio della Comunità Montana del Matese si estende su 532 Kmq, conta circa 41.000 abitanti e si sviluppa a ridosso del medio corso del fiume Volturno, comprendendo i Comuni di: Ailano, Alife, Capriati al Volturno, Castello del Matese, Ciorlano, Fontegreca, Gallo Matese, Gioia Sannitica, Letino, Piedimonte Matese, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Sant’Angelo d’Alife, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Valle Agricola. La suggestiva localizzazione di questi centri abitati e la presenza di aree di alto valore paesaggistico ed ambientale, forniscono all’area del Matese un’altissima potenzialità turistica, se supportata da una coerente definizione ed attuazione delle strategie di sviluppo del territorio. La dott.ssa V. Corbelli, ha sottolineato che le sinergie messe in campo tra i due Enti hanno consentito di sviluppare forme di integrazione e concertazione per la programmazione e pianificazione delle risorse suolo, acqua ed ambiente, nell’ottica della rinnovabilità e sostenibilità delle stesse. Per il raggiungimento di questi obiettivi sono state realizzate una serie di azioni finalizzate alla definizione del quadro conoscitivo del complesso sistema fisico-ambientale del territorio Matesino; particolare attenzione è stata posta all’analisi delle fenomenologie franose ed alle problematiche idrauliche, per determinare gli scenari di rischio idrogeologico di questo territorio che in passato ha pagato un caro prezzo in termini sia di vittime che di danni a causa di frane ed alluvioni. Le attività svolte hanno altresì riguardato lo studio delle caratteristiche idrogeologiche, della disponibilità e degli utilizzi delle risorse idriche ed un’analisi dei carichi inquinanti, dei deflussi e dei prelievi. Hanno completato il quadro conoscitivo studi relativi agli aspetti ambientali, di uso del suolo, agro-forestali ed urbanistici. Sono state esaminate, inoltre, le progressive trasformazioni intervenute nell’assetto sociale ed economico della zona, sia in termini di popolazione attiva sia in termini di settori di attività. L’Autorità di Bacino ha svolto infine un’analisi integrata delle varie componenti relative al contesto territoriale della Comunità Montana per definirne le opportunità di sviluppo sulla base dei punti di forza e di debolezza. In particolare, detta analisi ha consentito di definire i principali fattori in grado di condizionare le scelte operative di difesa, uso, valorizzazione e sviluppo del territorio, nonché individuare un programma di interventi strutturali e non strutturali, al fine di una tutela, valorizzazione e sviluppo dell’area in equilibrio con la qualità ambientale e sociale. Programma che sarà sottoposto alla Regione ed alla Provincia per l’attuazione con il prossimo QSN 2007/2013. L’assessore Ferrazzano, si è congratulato per la mole e la qualità del lavoro svolto, concordando con l’Autorità di Bacino sull’opportunità di presentare i risultati dello studio agli Enti interessati, alla cittadinanza ed ai vari attori coinvolti.
Pietro Rossi
Pietro Rossi