(*Pietro Rossi) L’Istituto Giuseppe
Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica, a partire
dal 2012, ogni anno realizza il Rapporto Giovani, la più estesa ricerca
disponibile nel nostro Paese sull’universo giovanile, fornendo dati comparabili
a livello internazionale. Il Rapporto è
nato dalla collaborazione con il Laboratorio di Statistica dell’Università
Cattolica e grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.
Inoltre, l’Istituto Toniolo si avvale della collaborazione di IPSOS S.r.l. in
qualità di partner esecutivo. Nel 2020 il mondo è stato scosso da una
pandemia che ha trovato tutti impreparati. In termini di letalità, la
componente anziana della popolazione è stata la più colpita, ma l’impatto
sociale ed economico ha investito in particolare quella più giovane. Le
conseguenze rischiano di essere particolarmente gravi nel nostro paese. Come
documentato nelle edizioni precedenti del Rapporto Giovani,
l’Italia presentava già preoccupanti fragilità e diseguaglianze nei percorsi
formativi, professionali e di vita delle nuove generazioni. Ma ricadute
rilevanti si hanno anche sulla dimensione del disagio sociale, della salute
mentale, dell’insicurezza nei confronti del futuro. Le nuove generazioni
mostrano tuttavia una grande capacità di resilienza, che trova riscontro nell’atteggiamento
personale e nella partecipazione sociale, ma anche in un possibile protagonismo
favorito da Next Generation Eu.
Come
hanno vissuto il 2020 i giovani italiani? Com’è cambiata la frequenza in classe
e nei corsi universitari? Quale impatto sulle scelte formative? Quali
conseguenze sulle prospettive occupazionali e sulle modalità di lavoro? Cosa
ne è stato e ne sarà dei loro progetti di vita? Come hanno reimpostato il loro
modo di leggere la realtà e quali spazi di reazione e azione positiva
individuale e collettiva intravedono? Quali diseguaglianze rischiano di
inasprirsi? Obiettivo
del volume, è contribuire a capire come cambiano condizioni oggettive e attese
di fronte a un evento inatteso e di grande portata che proietta tutti in un
mondo diverso. Nella consapevolezza che proprio le nuove generazioni hanno
maggiormente da perdere, ma anche da guadagnare nel nuovo scenario, tutto
ancora da costruire, del post pandemia.
*Delegato Diocesano Alife-Caiazzo per l'Università Cattolica