SANTA MARIA C.V. - La maggioranza dei commercianti del centro
storico di Santa Maria Capua Vetere si dice contraria all’introduzione della
zona a traffico limitato. In particolare preoccupa la pedonalizzazione, seppure
parziale, di corso Garibaldi. E’ quanto è emerso dal questionario somministrato
da Confcommercio Caserta ai negozianti della città del Foro. Temono un calo
drastico degli incassi in un periodo già fortemente compromesso dall’emergenza
Covid e chiamano in causa una precedente sperimentazione ‘che – sostengono – si
dichiarò fallimentare su tutti i fronti’. Il provvedimento Ztl era stato
annunciato dall’amministrazione comunale a dicembre ma non entrerà in vigore
prima di qualche mese. Il Comune ha garantito infatti che prenderà visione
delle osservazioni presentate dai commercianti, dalle associazioni e dai
cittadini prima di procedere. L’appello di Confcommercio è quello di rivedere
il piano della viabilità alla luce del parere negativo espresso dalla
maggioranza degli esercenti. Il dispositivo, che prevede la pedonalizzazione
del tratto compreso tra il Duomo e la villa comunale e che investirebbe in
particolare via Mazzocchi, corso Garibaldi e corso De Carolis, era stato
inserito anche nel nuovo Puc (Piano urbanistico comunale) in attesa di
approvazione. Tra le ragioni del no, addotte dai negozianti, ci sono anche
carenze di tipo strutturale. ‘Questa ztl sarebbe zoppa in partenza – spiegano –
perché non supportata dai servizi fondamentali, quali i parcheggi, e
caratterizzata da una pavimentazione a gobba d’asino che mal si presta alle
passeggiate a piedi. L’unico risultato della chiusura della strada ai veicoli
sarebbe quello di procurare ulteriori disagi alla popolazione, scoraggiandola a
raggiungere il centro, e ai negozianti costretti a fare i conti con il rischio
reale di una desertificazione del Corso e delle sue attività. Stiamo cercando
con grande sacrificio di risalire la china dopo i danni drammatici della
pandemia, non ci sembra proprio il momento di sperimentare, né di modificare le
abitudini di una comunità’. Confcommercio Caserta facendosi portavoce delle
istanze della categoria e tenendo fede ai contenuti del questionario, auspica
pertanto che l’amministrazione comunale faccia un passo indietro nell’interesse
della collettività.
Pietro Rossi