25 aprile 2020

NEMO PROFETA IN PATRIA



CASERTA - La Reggia di Caserta ha finalmente un proprio monogramma, un marchio, un logotipo, insomma diventa un brand, ne potranno essere felici Luigi Vanvitelli, i sovrani Borboni ma sopratutto noi tutti cittadini di Terra di Lavoro. Finalmente, urrà, che bello! E’ per il preciso volere di Tiziana Maffei, direttrice del complesso Vanvitelliano, che è stato possibile colmare una grave lacuna di immagine. Il momento non è dei migliori, ribadisce Vito Conforti (nella foto) Presidente della Lega Consumatori Caserta, ma una buona notizia di questi tempi ci voleva per dare un po’ di sollievo al nostro spirito. La necessità di poter disporre in tempi rapidi del logo ha suggerito la scelta di non effettuare una gara pubblica e quindi dare un affidamento diretto con l’imposizione - purtroppo prevista dalle norme - di rimanere sotto la soglia dei 40.000 euro di spesa. Ce la siamo cavata bene però, lo studio - guarda caso! - ne è costato solo 37.000 di euro. Ovviamente lo sappiamo, non si è trattato solo del ponderoso lavoro creativo per il disegno del logotipo, ma l’agenzia Sigla da Mantova (Lombardia), che lo ha prodotto, ha provveduto a fornire tutto il necessario a corredo, cioè il progetto di quanto serve per le varie utilizzazioni, da quelle di ufficio alle affissioni, dalla segnaletica interna alla comunicazione web e social, dalle didascalie del museo al merchandising. Ovviamente l’innovativo studio e la sua presentazione hanno ricevuto il plauso delle edizioni locali dei quotidiani nazionali. Ne traiamo fedelmente alcune note: “Re Carlo, Real Casa, R e C. Le iniziali di Reggia e Caserta sono diventate il simbolo di una nuova identità del monumento vanvitelliano … per la suggestione del percorso museale”, afferma la Maffei, “… i caratteri profondi che connotano la Reggia di Caserta. La sua storia, che nasce dalla visione di un monarca; la sua arte, capace di diventare paesaggio; la sua cultura, che si trasforma in valore di produttività nel campo artistico, manifatturiero e sociale”. Bellissime espressioni, quanto significato in una immagine! La Responsabile della Promozione e Comunicazione della Reggia chiosa: “La parola chiave di questo progetto creativo è ispirazione … abbiamo effettuato un'analisi dell’identità visiva attuale, del posizionamento a livello internazionale, dell’efficacia del brand, della qualità degli strumenti di comunicazione”. Fantastico, è davvero tanta roba, che bravi! Tutto bello, pieno di contenuti, tutto perfetto e di alto livello, come il nostro monumento - intendiamo nostro di tutta l’Umanità - merita. Ma sarà così? Aggiunge Vito Conforti Presidente della Lega Consumatori Caserta, invero vedendo la pregevole opera grafica, pur da profani in materia qualche dubbio lo avevamo avuto, al dire il vero ci è scappata anche una esclamazione napoletana mutuata dal repertorio del celebre trio I trettrè:  “a me mi pare proprio ‘na stru….ta!” Per fortuna ci è venuta in soccorso una lettura più attenta fatta dai siti Casertani di informazione ed in particolare da Casertacè che ha voluto dedicare alla materia un arguto approfondimento ed anche un raffronto visivo molto esplicativo, è quello che si vede nella immagine. Una banale copia, un plagio del marchio già esistente e noto di Ricco Colinares - Real Estate, e qui ci vuole un’altra esclamazione comica, romanesca questa volta, di Sora Lella: “annamo bbene, proprio bene!” No, sarebbe una soluzione troppo semplicistica e furbesca, la realtà è, se si può, ancora peggiore, perche di marchi e logotipi simili o simil-uguali il web è stacolmo visto che la fusione di una “erre” ed una “ci” fatta in quel modo è quanto di più elementare sia stato prodotto per un paio di decenni dagli studi grafici medi, piccoli e piccolissimi di tutta la parte del mondo che si esprime con i nostri caratteri di stampa, punto. Un elementare esempio didattico di scuola, nulla di più. Tren-ta-set-te-mi-la euro del nostro conio equivalgono più o meno al costo di abbonamento per l’ingresso annuale al parco della Reggia, alle condizioni particolari a loro riservate, per 1.480 cittadini casertani. Tanto per ottenere - riportiamo esattamente quanto scritto sui siti online locali - qualcosa che in 5 minuti con un semplice copia e incolla si poteva trarre gratuitamente da Internet. E quindi ancora “Casertacè” ci informa: “…un’azienda di comunicazione di Mantova, manco a dirlo luogo che ha dato i natali all’ex ministro Bonisoli, grillino, a cui la Maffei deve la sua nomina al vertice del monumento”. La gara alla ricerca dei fratelli gemelli che da anni precedono questo monogramma ha fatto sbizzarrire in tanti ed il loro numero già ne conta svariate decine. Temiamo che a qualcuno dei titolari di tali marchi, magari pure brevettati e di sicuro forti del titolo di preuso, possa venire in mente anche di addivenire alle vie legali per tutelare l’immagine o invocandone il plagio, con tutte le successive beghe e non solo, insomma la beffa dopo il danno o viceversa. C’è solo da scegliere le posizioni. E’ attuale l’affermazione di Vittorio Feltri che definisce ignoranti noi Meridionali, riflettendo su questa pessima storia c’è da chiedersi se davvero portiamo l’anello al naso. Noi siamo tra quelli che sanno molto bene che è vero il contrario. Ed allora, cari Amici, perché si è pensato di rinnovare il famoso detto “nemo profeta in patria”?  Davvero la nostra città, la provincia di Terra di Lavoro, la Regione Campania non avevano grafici, studi, agenzie, strutture creative in grado di meritare l’affidamento di un incarico di tale prestigio, primo elemento per la presentazione al grande pubblico di un monumento unico per la sua bellezza e la sua storia, inserito a buon diritto nel Patrimonio UNESCO dell’Umanità?  Non andando molto lontano ricordiamo a memoria che l’agenzia Gombosh di Caserta ha firmato, tra i tanti altri, anche significativi lavori per prestigiose aziende degli Stati Uniti, così come molti altri seri operatori del settore hanno saputo esportare creatività, fantasia e tutto quanto sarebbe stato necessario per dare un degno logo alla nostra Reggia, magari anche a costi molto più favorevoli.  Tutto quanto qui espresso, conclude Vito Conforti Presidente della Lega Consumatori Caserta, sarà oggetto di una nota che invieremo direttamente all’on. Dario Franceschini, Ministro dei beni culturali e del turismo, per chiedergli un intervento salvifico appena riprenderanno le normali attività.
Pietro Rossi