CASERTA - La
Reggia di Caserta ha finalmente un proprio monogramma, un marchio, un logotipo,
insomma diventa un brand, ne potranno essere felici Luigi Vanvitelli, i sovrani
Borboni ma sopratutto noi tutti cittadini di Terra di Lavoro. Finalmente, urrà,
che bello! E’ per il preciso
volere di Tiziana Maffei, direttrice del complesso Vanvitelliano, che è stato
possibile colmare una grave lacuna di immagine. Il momento non è dei migliori, ribadisce
Vito Conforti (nella foto) Presidente della Lega Consumatori Caserta, ma una buona
notizia di questi tempi ci voleva per dare un po’ di sollievo al nostro spirito.
La necessità di poter disporre in tempi rapidi del logo ha suggerito la scelta
di non effettuare una gara pubblica e quindi dare un affidamento diretto con l’imposizione
- purtroppo prevista dalle norme - di rimanere sotto la soglia dei 40.000 euro
di spesa. Ce la siamo cavata bene però, lo studio - guarda caso! - ne è costato
solo 37.000 di euro. Ovviamente lo sappiamo, non si è trattato solo del ponderoso
lavoro creativo per il disegno del logotipo, ma l’agenzia Sigla da Mantova
(Lombardia), che lo ha prodotto, ha provveduto a fornire tutto il necessario a
corredo, cioè il progetto di quanto serve per le varie utilizzazioni, da quelle
di ufficio alle affissioni, dalla segnaletica interna alla comunicazione web e
social, dalle didascalie del museo al merchandising. Ovviamente l’innovativo
studio e la sua presentazione hanno ricevuto il plauso delle edizioni locali
dei quotidiani nazionali. Ne traiamo fedelmente alcune note: “Re Carlo, Real
Casa, R e C. Le iniziali di Reggia e Caserta sono diventate il
simbolo di una nuova identità del monumento vanvitelliano … per la suggestione
del percorso museale”, afferma la Maffei, “… i caratteri profondi che
connotano la Reggia di Caserta. La sua storia, che nasce
dalla visione di un monarca; la sua arte, capace di diventare
paesaggio; la sua cultura, che si trasforma in valore di produttività nel
campo artistico, manifatturiero e sociale”. Bellissime espressioni,
quanto significato in una immagine! La Responsabile della Promozione e
Comunicazione della Reggia chiosa: “La parola chiave di questo progetto creativo è ispirazione
… abbiamo effettuato un'analisi dell’identità visiva attuale, del
posizionamento a livello internazionale, dell’efficacia del brand, della
qualità degli strumenti di comunicazione”. Fantastico, è davvero tanta roba, che
bravi!
Tutto bello, pieno di contenuti, tutto
perfetto e di alto livello, come il nostro monumento - intendiamo nostro di
tutta l’Umanità - merita. Ma sarà così? Aggiunge Vito Conforti Presidente
della Lega Consumatori Caserta, invero vedendo la pregevole opera grafica, pur
da profani in materia qualche dubbio lo avevamo avuto, al dire il vero ci è
scappata anche una esclamazione napoletana mutuata dal repertorio del celebre
trio I trettrè: “a me mi pare proprio
‘na stru….ta!” Per fortuna ci è venuta in soccorso una lettura più attenta
fatta dai siti Casertani di informazione ed in particolare da Casertacè che ha
voluto dedicare alla materia un arguto approfondimento ed anche un raffronto
visivo molto esplicativo, è quello che si vede nella immagine. Una banale copia, un plagio del
marchio già esistente e noto di Ricco Colinares - Real Estate, e qui ci vuole
un’altra esclamazione comica, romanesca questa volta, di Sora Lella: “annamo
bbene, proprio bene!” No, sarebbe una soluzione troppo semplicistica e
furbesca, la realtà è, se si può, ancora peggiore, perche di marchi e logotipi
simili o simil-uguali il web è stacolmo visto che la fusione di una “erre” ed
una “ci” fatta in quel modo è quanto di più elementare sia stato prodotto per
un paio di decenni dagli studi grafici medi, piccoli e piccolissimi di tutta la
parte del mondo che si esprime con i nostri caratteri di stampa, punto. Un
elementare esempio didattico di scuola, nulla di più. Tren-ta-set-te-mi-la euro del nostro
conio equivalgono più o meno al costo di abbonamento per l’ingresso annuale al
parco della Reggia, alle condizioni particolari a loro riservate, per 1.480 cittadini
casertani. Tanto per ottenere - riportiamo esattamente quanto scritto sui siti
online locali - qualcosa che in 5 minuti con un semplice copia e incolla si poteva trarre gratuitamente da Internet. E
quindi ancora “Casertacè” ci informa: “…un’azienda di comunicazione di
Mantova, manco a dirlo luogo che ha dato i natali all’ex ministro Bonisoli,
grillino, a cui la Maffei deve la sua nomina al vertice del monumento”. La gara alla ricerca dei fratelli
gemelli che da anni precedono questo monogramma ha fatto sbizzarrire in tanti
ed il loro numero già ne conta svariate decine. Temiamo che a qualcuno dei
titolari di tali marchi, magari pure brevettati e di sicuro forti del titolo di
preuso, possa venire in mente anche di addivenire alle vie legali per tutelare
l’immagine o invocandone il plagio, con tutte le successive beghe e non solo,
insomma la beffa dopo il danno o viceversa. C’è solo da scegliere le posizioni. E’ attuale l’affermazione di
Vittorio Feltri che definisce ignoranti noi Meridionali, riflettendo su questa
pessima storia c’è da chiedersi se davvero portiamo l’anello al naso. Noi siamo
tra quelli che sanno molto bene che è vero il contrario. Ed allora, cari Amici,
perché si è pensato di rinnovare il famoso detto “nemo profeta in patria”? Davvero la nostra città, la provincia di
Terra di Lavoro, la Regione Campania non avevano grafici, studi, agenzie, strutture
creative in grado di meritare l’affidamento di un incarico di tale prestigio,
primo elemento per la presentazione al grande pubblico di un monumento unico
per la sua bellezza e la sua storia, inserito a buon diritto nel Patrimonio
UNESCO dell’Umanità? Non andando molto lontano ricordiamo
a memoria che l’agenzia Gombosh di Caserta ha firmato, tra i tanti altri, anche
significativi lavori per prestigiose aziende degli Stati Uniti, così come molti
altri seri operatori del settore hanno saputo esportare creatività, fantasia e
tutto quanto sarebbe stato necessario per dare un degno logo alla nostra
Reggia, magari anche a costi molto più favorevoli. Tutto
quanto qui espresso, conclude Vito Conforti Presidente della Lega
Consumatori Caserta, sarà oggetto di una nota che invieremo direttamente all’on.
Dario Franceschini, Ministro dei beni culturali e del turismo, per chiedergli
un intervento salvifico appena riprenderanno le normali attività.
Pietro Rossi