Bruxelles – “Nella ricorrenza del Giorno della Memoria sono
convinto che sia fondamentale mantenere vivo il ricordo di quella che fu una
delle pagine più buie della storia del novecento. Ne sono convinto poiché
ritengo che l’ideologia criminale che generò l’abominio dell’Olocausto e delle
leggi razziali rappresenti una ferita al concetto stesso di civiltà: un monito
perenne per tutti coloro che sottovalutano l’importanza del mantenimento della
pace e della giustizia tra i popoli. Auschwitz, infatti, non è soltanto la sconfitta
della ragione umana e la sofferenza del popolo ebraico: è la distruzione di
ogni forma di dialogo, il fallimento politico di un’intera generazione. Ecco dunque
che riannodare i fili del passato significa non soltanto imparare dagli errori
della nostra storia recente ma anche e soprattutto lavorare affinché essi non
accadano mai più. Non più un semplice rituale commemorativo, dunque, ma una
vera e propria presa di coscienza sulle derive che può intraprendere un
sentiero minato dall’odio, dall’intolleranza e dall’incapacità di comprendere
le ragioni altrui. È questa la consapevolezza storica da cui è partito il
progetto economico e politico di un’Europa uscita a pezzi da ben due guerre mondiali.
Ed è per tali ragioni che il
Parlamento Europeo, così come tutte le istituzioni comunitarie, è in prima fila
nel ricordare gli eventi che scossero profondamente la coscienza collettiva
dell’Europa e del mondo intero. È dalle grandi tragedie che l’uomo trae la forza e il coraggio per
costruire un futuro migliore e diverso”. Queste le parole di Aldo Patriciello, europarlamentare e membro
del Partito Popolare Europeo, in occasione della Giornata della Memoria.
C.S.