Guglielmo Epifani |
"Al Ministro del lavoro e delle politiche
sociali - Per sapere - premesso che: Jabil Circuit Italia Srl è
la filiale italiana di Jabil Circuit Inc, multinazionale americana attiva nel
settore della manifattura elettronica; Jabil si insedia in Italia, a
Marcianise (CE), alla fine degli anni Novanta attraverso l’acquisizione degli
stabilimenti produttivi di Marconi, Nokia ed Ericsson; Jabil è un’azienda
che opera in un mercato la cui competitività è prevalentemente straniera. La
competitività a basso costo con paesi asiatici e dell’est europeo ha ridotto
notevolmente le commesse reperibili e sostenibili per il sito di
Marcianise; ad aumentare la difficoltà a reperire lavoro è la totale
assenza di piattaforme industriali atte ad incentivare le società a non
delocalizzare attività e prodotti manifatturieri in altri paesi a basso
costo; negli ultimi 12 anni sono stati utilizzati gli strumenti legati
agli ammortizzatori sociali, tra cui anche la mobilità incentivata; nel mese di
luglio del 2010 la Jabil circuit ha provato a disfarsi del sito di Marcianise
tramite la vendita del pacchetto azionario ad un fondo finanziario americano
“mercatech” titolare del 100% del capitale sociale di competence emea. Dopo
pochi mesi la Jabil america ha provveduto a riacquisire i siti ceduti a
Mercatech facendosi carico dei dissesti finanziari e industriali causati dallo
stesso fondo Mercatech; dal 2011 ad oggi Jabil non ha più avuto una vera e
propria attenzione industriale per Marcianise. Ha preferito aumentare lo
sviluppo di attività verso paesi dell’est. Ciò ha ulteriormente aumentato
l’esubero strutturale con gran parte dell’organico di lavoro in cassa
integrazione, con una perdita economica media annua di circa 20 milioni di
euro; a seguito di ciò Jabil ha drasticamente ridotto il salario dei
dipendenti, provenienti dagli accordi di 2° livello ed han fatto ricorso ad un
processo di ristrutturazione con uscite incentivate; oggi l’organico è composto
da 794 dipendenti. Per tentare di superare questo ulteriore momento di crisi,
Jabil ha presentato a novembre 2017 una piattaforma industriale in cui ha
annunciato come intende gestire nei prossimi mesi il sito di Marcianise. A
seguito di questa piattaforma è stata avviata la cigs, i cui 12 mesi di proroga
scadranno il 23 settembre 2019; lo scorso 24 giugno, durante l’incontro
convocato dalla Jabil presso la sede della Confindustria Caserta, è stata
annunciata la procedura di licenziamento collettivo per 350 lavoratori, venendo
meno agli impegni assunti nelle sedi istituzionali; quali
iniziative intenda intraprendere affinché vengano garantiti i livelli
occupazionali dell’azienda, considerato che detti licenziamenti andrebbero a
colpire l’ASI (Area di Sviluppo Industriale) di Marcianise, un distretto già
martoriato dalla crisi e che sta si sta impoverendo sempre di più".