03 aprile 2019

PERPLESSITA’ SUL REDDITO DI CITTADINANZA.


Napoli – “Dal ‘Reddito di Inclusione’ al ‘Reddito di Cittadinanza’: quali strategie contro la povertà?”: su questo tema si si sono confrontati a Napoli alcuni rappresentanti delle Regioni del Mezzogiorno insieme ad esponenti del mondo delle professioni e del terzo settore. Presso l’Auditorium Isola A3 del Centro Direzionale di Napoli, si è svolto un importante convegno di studio sulle strategie contro la povertà organizzato dalla Regione Campania e dall’Associazione Alleanza Contro la Povertà a cui hanno preso parte Lucia Fortini, Assessore alle Politiche Sociali Regione Campania; Sonia Palmeri, Assessore al Lavoro Regione Campania; Angela Robbe, Assessore al Lavoro e Welfare Regione Calabria e Salvatore Ruggeri, Assessore al Welfare Regione Puglia. La conclusione dei lavori è  stata affidata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca“Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di aprire un confronto serio su un tema troppo spesso animato da populismo e demagogia. Parlare di Rei e di Reddito di Cittadinanza significa innanzitutto parlare di sviluppo, occupazione, lotta alla povertà. Abbiamo provato a farlo, hanno spiegato gli assessori Fortini e Palmeri, insieme a colleghi di altre regioni del Mezzogiorno e a chi ogni giorno sul campo tocca con mano realtà di disagio e di fragilità per analizzare la reale efficacia delle strategie messe contro la povertà e avanzare proposte che vadano oltre i titoli di giornale o gli slogan da campagna elettorale”.  Implementeremo gli organici dei Centri per l'Impiego, ha commentato l’assessora Sonia Palmeri, perché la misura prevede un forte squilibrio verso un presunto inserimento occupazionale, tralasciando le altre importanti cause di povertà: abitativa, sanitaria, di emarginazione sociale, che impediscono di fatto la capacità lavorativa, ed andrebbero invece affrontate con politiche sociali ad hoc. Due grandi assenti in questo decretone giallo/verde: la tutela della disabilità e fasi di sviluppo economico. Qualcuno poi ci spiegherà se veramente per creare 1,2,3 occasioni di lavoro basta un decreto. Più in generale, secondo l’Associazione Alleanza Contro la Povertà, con il Reddito di Cittadinanza vengono meno molte risposte che non riguardano la mancanza di lavoro. Il giusto rafforzamento degli interventi per l’occupazione dovrebbe essere complementare alla previsione di quelli concernenti i differenti aspetti della povertà (responsabilità familiari, relazioni, condizioni psicologiche, istruzione, salute, disabilità ed altro). Il RdC, invece, sottovaluta nettamente il fatto che il lavoro, seppure fondamentale, è solo una tra le dimensioni della povertà.
Pietro Rossi