25 marzo 2019

Il ricordo della tragedia di Cannavinelle ci impone di tenere alta l’attenzione sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.




MIGNANO MONTE LUNGO - Il 25 marzo del 1952, travolti da un’esplosione accidentale di antonite mentre lavoravano in una galleria sotto il colle di Cannavinelle per la realizzazione di un’opera idroelettrica della Società Meridionale Elettricità 42, operai provenienti da 6 regioni d'Italia persero la vita. A Mignano Monte Lungo sono state apposte due lapidi alla memoria: una poco distante dal luogo della tragedia, l’altra in Municipio. Dopo una santa messa le numerose autorità intervenute si sono riunite per una solenne commemorazione nella sala comunale alla presenza del Sindaco di Mignano Monte Lungo per ricordare quella che tutti ricordano come la tragedia di Cannavinelle che costò la vita a ben 42 operai che rappresentano, come ha ricordato il sindaco di Mignano Antonio Verdone, il duro prezzo pagato per lo sviluppo ed il riscatto delle popolazioni del sud d’Italia. Una consapevole commemorazione, ha commentato l’Assessore Regionale al Lavoro Sonia Palmeri, che ci ricorda forte il tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Solo dall'inizio di quest'anno sono oltre 100 le vittime registrate: bisogna fare di più. Sensibilizzare gli adulti, ma anche i giovanissimi. Elevare la materia della salute e sicurezza come 'materia fondamentale ' nelle scuole, per creare una vera coscienza sociale con cui crescere! Ringrazio di cuore il Sindaco di Mignano Monte Lungo, Antonio Verdone per aver raccolto tanta solidarietà intorno a questa immane tragedia, consolidando il ricordo, mantenendo viva la memoria.

Pietro Rossi