30 gennaio 2014

IL DIRIGENTE DELL’ISISS DI PIEDIMONTE MATESE INVITA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ZINZI A RISOLVERE I PROBLEMI DELL’ISTITUTO



PIEDIMONTE MATESE. Il Dirigente Scolastico dell’ ISISS di Piedimonte Matese Prof. Nicolino Lombardi ha inviato al Presidente della Provincia di Caserta On. Domenico Zinzi una comunicazione in cui, nell’invitarlo a Piedimonte Matese per il 1 febbraio in occasione dell’Open-Day dell’istituto, ha espresso un’azione di protesta per lo stato di abbandono in cui  si trova la scuola piedimontese. Abbiamo deciso di scrivere al Presidente Zinzi, ha commentato il Prof. Lombardi,  perché non possiamo e non vogliamo più tacere davanti ad una situazione che è sotto gli occhi di tutti e non vogliamo che il nostro senso del dovere e la nostra professionalità vengano scambiati per vocazione al martirio o, peggio, per dabbenaggine. Da due mesi il nostro Istituto è sotto i riflettori della stampa locale, prima per la motivata e civile protesta degli alunni per le condizioni in cui è stato abbandonato l’edificio in cui ha sede l’ITI e poi perché dal 7 gennaio u.s., sono stati spostati presso la sede ITI (è stato detto “temporaneamente”) anche gli Uffici e 200 alunni dell’Istituto Agrario, dichiarato inagibile per i danni riportati a causa del terremoto che ha colpito le nostre zone. Tutta l’attenzione che ci è stata riservata in questi mesi dall’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese, dall’ASL e dagli organi di stampa, non ha tuttavia, minimamente scalfito la noncuranza, dovremmo dire l’assoluto disinteresse. dell’Amministrazione Provinciale di Caserta nei confronti dell’istituto di Piedimonte Matese. L’istituto Tecnico Agrario Statale di Piedimonte Matese  è l’unica scuola chiusa a seguito del sisma del 29 dicembre, considerata l’utenza, continua il Dirigente Scolastico, ci saremmo aspettate risposte tempestive, che la Provincia sapesse come affrontare un’emergenza, che riunisse tutti intorno ad un tavolo e che sciogliesse la seduta solo quando tutti i problemi fossero stati affrontati e risolti. Davvero si può pensare che ad un mese dall’accaduto tutto si possa considerare risolto con la sola zeppatura di un tramezzo incrinato dal sisma nella sede ITI? I problemi senza risposte adeguate sono tanti, tra questi le infiltrazioni d’acqua dalle coperture dell’ITI dovute a lavori eseguiti male e segnalate con una infinità di comunicazioni dal Dirigente Scolastico, le prescrizioni dell’ASL di settembre u. s., il manto di copertura dei laboratori dell’ITI che il vento ha fatto volare via, gli interventi risolutivi non portati a termine, la linea adsl e telefonica per gli Uffici  che non è stata ancora trasferita presso l’attuale dislocazione, la mancanza di esecuzione delle prescrizioni dell’ASL. Da parte nostra, conclude il Prof. Lombardi, possiamo affermare serenamente e con orgoglio, che, seppure con grande disagio, continuiamo a svolgere regolarmente le attività didattiche necessarie a garantire la formazione degli allievi di un istituto tecnico. Dobbiamo, per questo, rendere merito al senso civico dei nostri alunni, che ogni giorno sono presenti a scuola, dando una grande lezione di dignità e senso del dovere a tutti, soprattutto a chi dovrebbe garantire loro una struttura sicura ed accogliente. Mi auguro che il Presidente Zinzi accolga il nostro invito, non per noi, ma per i nostri alunni, ai quali continuiamo a dire che devono aver fiducia nello Stato e nelle Istituzione e che devono prepararsi perché saranno i cittadini di domani e il nostro Paese ha bisogno di loro.
Pietro Rossi