Per iniziativa di cittadini,
associazioni, partiti, enti, sindacati, gruppi di discussione, si costituisce il
“COMITATO MOLISE, ABRUZZO, LAZIO, CAMPANIA, CONTRO LE CAMORRE”. Si tiene a precisare che gli ultimi
eventi sulle rivelazioni dei pentiti, rappresentano solo curiosità mediatiche
per i non addetti, per i non attenti e per tutti coloro i quali hanno
volutamente “sottovalutato” il problema delle infiltrazioni mafiose e
camorristiche nel territorio molisano, campano e laziale, giammai per i
proponenti il Comitato. Infatti, i componenti del nascente Comitato da anni rappresentano
sul territorio un valido e non corrotto punto di riferimento per quei cittadini
onesti, vogliosi di una reale giustizia e del rispetto delle loro terre.
L’eolico selvaggio, le centrali turbogas, le centrali a biomasse, le fabbriche
altamente inquinanti, i centri di smaltimento di rifiuti pericolosi mascherati
da depuratori, inceneritori di ogni rifiuto tossico, antenne selvagge, trivellazioni
in mare, dismissioni di tratte ferroviarie pregevoli, appalti malati in ogni
campo, corruzione di ogni genere, sono solo alcuni dei temi ampiamente e
costantemente denunciati e combattuti a costo di ritorsioni e minacce da parte
dei soggetti malavitosi (e non solo) e condanne di repressiva e fascista
memoria da parte del potere costituito. Il Comitato si prefigge di continuare
ad essere quello che i vari soggetti componenti sono stati singolarmente negli
anni, cioè sentinella ed organismo libero di protesta e denuncia sociale contro
ogni sopruso ed abuso perpetrato ai danni delle collettività molisane, campane e
laziali, commesse dalle camorre di ogni genere e provenienza. Ma il Comitato
continuerà ad essere, anche con più forza, organismo di denuncia di quei
rappresentanti di istituzioni che, ad ogni titolo, si macchiano di delitti di
corruzione e connivenze, ai danni della cosa pubblica. Il Comitato non scenderà
a compromessi con nessuno e sarà fedele al proprio mandato, quello di difesa strenua
dei nostri luoghi e dei beni collettivi contro ogni camorra e soggetti ad esse
collegati. Al Comitato potranno aderire tutti i cittadini, le associazioni, gli
enti, le comunità e le istituzioni che credono fortemente nei valori della
difesa, dagli attacchi feroci delle lobby e della criminalità organizzata, dei
luoghi, della storia, dell’ambiente, del paesaggio, del benessere delle proprie
comunità, delle peculiarità, delle identità. L’adesione dei comuni, titolari
della sicurezza sul loro territorio, dovrebbe dare in primis un segnale in questo senso, nella finalità di ergersi a
baluardo della propria stessa esistenza, per non essere fagocitati dalle grandi
aggregazioni di poteri, di interessi forti e di malaffare.
c.s.