14 novembre 2013

COMITATO MOLISE, ABRUZZO, LAZIO, CAMPANIA CONTRO LE CAMORRE



Per iniziativa di cittadini, associazioni, partiti, enti, sindacati, gruppi di discussione, si costituisce il “COMITATO MOLISE, ABRUZZO, LAZIO, CAMPANIA, CONTRO LE CAMORRE”.  Si tiene a precisare che gli ultimi eventi sulle rivelazioni dei pentiti, rappresentano solo curiosità mediatiche per i non addetti, per i non attenti e per tutti coloro i quali hanno volutamente “sottovalutato” il problema delle infiltrazioni mafiose e camorristiche nel territorio molisano, campano e laziale, giammai per i proponenti il Comitato. Infatti, i componenti del nascente Comitato da anni rappresentano sul territorio un valido e non corrotto punto di riferimento per quei cittadini onesti, vogliosi di una reale giustizia e del rispetto delle loro terre. L’eolico selvaggio, le centrali turbogas, le centrali a biomasse, le fabbriche altamente inquinanti, i centri di smaltimento di rifiuti pericolosi mascherati da depuratori, inceneritori di ogni rifiuto tossico, antenne selvagge, trivellazioni in mare, dismissioni di tratte ferroviarie pregevoli, appalti malati in ogni campo, corruzione di ogni genere, sono solo alcuni dei temi ampiamente e costantemente denunciati e combattuti a costo di ritorsioni e minacce da parte dei soggetti malavitosi (e non solo) e condanne di repressiva e fascista memoria da parte del potere costituito. Il Comitato si prefigge di continuare ad essere quello che i vari soggetti componenti sono stati singolarmente negli anni, cioè sentinella ed organismo libero di protesta e denuncia sociale contro ogni sopruso ed abuso perpetrato ai danni delle collettività molisane, campane e laziali, commesse dalle camorre di ogni genere e provenienza. Ma il Comitato continuerà ad essere, anche con più forza, organismo di denuncia di quei rappresentanti di istituzioni che, ad ogni titolo, si macchiano di delitti di corruzione e connivenze, ai danni della cosa pubblica. Il Comitato non scenderà a compromessi con nessuno e sarà fedele al proprio mandato, quello di difesa strenua dei nostri luoghi e dei beni collettivi contro ogni camorra e soggetti ad esse collegati. Al Comitato potranno aderire tutti i cittadini, le associazioni, gli enti, le comunità e le istituzioni che credono fortemente nei valori della difesa, dagli attacchi feroci delle lobby e della criminalità organizzata, dei luoghi, della storia, dell’ambiente, del paesaggio, del benessere delle proprie comunità, delle peculiarità, delle identità. L’adesione dei comuni, titolari della sicurezza sul loro territorio, dovrebbe dare in primis un segnale in questo senso, nella finalità di ergersi a baluardo della propria stessa esistenza, per non essere fagocitati dalle grandi aggregazioni di poteri, di interessi forti e di malaffare. 
c.s.