Pascarella con Famiglietti |
PIEDIMONTE
MATESE. Sulla scia delle discussioni e delle considerazioni
venute fuori dall’ultimo appuntamento
alla Mostra d’Oltremare dove sono stati presenti molti dei sostenitori
campani e nazionali di Matteo Renzi, il coro unanime che è venuto fuori è
quello “non abbiamo paura e ci
candidiamo a governare il Pd a Napoli e in Campania; un partito che qui non sa
fare altro che perdere”. E’ Luigi Famiglietti, Sindaco di Frigento, rappresentante alla Camera dei Deputati in
quota Matteo Renzi, nonché Presidente dell’Associazione Big Bang Campania ad
affermare come si debba superare il duopolio Bassolino-De Luca dicendo basta
alle chiacchiere di Bassolino. Basta con il Sindaco di Salerno, visto che li
abbiamo davanti da vent’anni e devono farsi da parte. E’ questa la linea, ha
ribadito Gianluca Pascarella
coordinatore Comitati Matteo Renzi alto casertano, da portare avanti anche in Provincia di
Caserta se si vuole una volta per tutte sbaragliare questo sistema che vive di
apparato, tatticismi e personalismi. Con
il suo pragmatismo, la sua incapacità di
identificarsi con l’apparato e le correnti di partito, Matteo Renzi si è sempre
allontanato da quello che è stato finora
lo stile della sinistra. Uno stile che, dopo la caduta del Partito comunista
italiano , è diventato per molti l’unico segno distintivo dell’appartenenza di
sinistra. Matteo Renzi ci ha provato, parlando di una sinistra moderna ed
europea, disposta a affrontare le sfide del futuro con strumenti nuovi e
rinnovata energia. Lo ha fatto con uno stile nuovo, pragmatico e irriverente,
mettendo in discussione il modus operandi del Pd e chiamando il suo elettorato
a interrogarsi su cosa voglia dire sinistra oggi. Non fare ciò, continua Pascarella, anche qui a Caserta, stando
dietro al “giuoco” e alla “compravendita”
delle tessere significherebbe tradire il programma di rinnovamento delle idee,
del modo di fare politica e di essere al servizio del cittadino che da qualche
anno stiamo portando avanti insieme a Matteo, rinunciando al percorso
intrapreso fino ad oggi, inchinandosi alle logiche di spartizione che hanno
segnato nel tempo la crisi del Pd che arranca nel superare nettamente un
confuso PDL nelle competizioni elettorali. La provincia di Caserta, conclude Gianluca Pascarella, è una realtà
migliore di quanto viene rappresentata da una classe politica ormai stanca e
chiusa in se stessa e nei propri privilegi: apriamo la porta al nuovo,
affrontiamo i problemi, cerchiamo le soluzioni senza equilibrismi che li
lasciano irrisolti. Non cambiamo tutto per far sì che nulla cambi.
Pietro
Rossi